NEW YORK – La storia si può scrive in tanti modi, ma quella di Piergiorgio Conti non è una storia qualunque, è una storia di passione, diventata quasi tradizione nella più tradizionale e famosa corsa del mondo.
Il suo ponte di Ognissanti non è come quello degli altri, è un ponte da 42,195 km corsi in una delle più belle città in assoluto, quella della “grande mela”, tra migliaia di più o meno atleti, provenienti da ogni parte del mondo.
Si tratta di una corsa contro il tempo e più passa il tempo, più serve tempo per tagliere sempre lo stesso traguardo. 21 volte New York, era il 1999 quando l’alteta spletino fermava il cronometro in 2h 22’ 13’’, che gli valse uno storico 20° posto. Il tempo scorre e scorre anche sul cronometro perchè oggi, 26 anni dopo, l’obiettivo di Piergiorgio sarà quello di chiudere a ridosso delle 3 ore.
“Questa non è una gara qualsiasi – spiega Conti già a New York da ieri – è la gara che segna la vita ad ognuno che la corre. Si prevede tempo buono.
La gara è tutta un sali-scendi dalla partenza a Central park, bisogna essere intelligenti per interpretarla bene, arrivare abbastanza freschi alla mezza maratona, dopo circa 2 km c’è il Queensboro bridge, un ponte duro con 1 km in salita e uno in discesa, che da Brooklyn ti porta a Manhattan nella first ave avenue, un vero e proprio stadio naturale quando finisce il ponte, con migliaia e migliaia di persone che ti incitano appena inizi a correre la first ave, la lunga via che ti porta a Bronx, Harlem.
Da lì inizia la 5th ave, un miglio leggermente in salita, ma durissimo perché sei già al km 34. Finalmente arriva Central Park un continuo sali-scendi fino a Columbus poi fino all’arrivo con migliiaia e migliaia di persone che ti tifano ed è una grande emozione”.
Con la testa Conti l’ha già corsa, ma mancano ancora più di 48 ore. Prima però c’è l’ultima note, difficile dormire l’aderenalina sale fino al massimo del momento della parteza prevista per domenica mattina. Come sempre l’alteta spoletino sarà “scortato” dal marchio storico Monini, che lo segue sin dalla prima edizione.
E allora forza Piergiorgio…







