FOLIGNO – “Ci vediamo al palazzetto”. Chiude così l’intervista Maria Giulia Ferroni dell’Atletico Foligno che domenica ha segnato il suo primo gol in serie A, nella partita in casa del Tiki Taka Francavilla. Il vizio del gol Maria Giulia ce l’ha sempre avuto sin da quando giocava a calcio a 11, ma segnare una rete in serie A non è da tutti.

Cosa hai pensato dopo il gol?
“Ho detto “Era ora” – dice la giocatrice dell’Atletico scherzando – sono stata contenta non tanto per me, ma per la squadra perché eravamo sotto 1 a 0 e con il gol abbiamo riaperto la partita. Peccato che alla fine non è arrivata la vittoria”.

Il Tiki Taka si è imposto 2 a 1 (highlights), ma l’Atletico, in virtù della sconfitta del Pelletterie, ha potuto festeggiare la salvezza matematica. A Francavilla quella delle ragazze di Mister Luigi Battistone è stata comunque una buona prestazione, dopo un periodo difficile l’Atletico ha cambiato marcia, cosa è successo?
Abbiamo passato un periodo difficile tra dicembre e gennaio, io personalmente sono anche stata infortunata e sono rientrata a fine gennaio. Dopo la vittoria contro il Pelletterie però ci siamo sbloccate, non so dire con precisione cos’è successo, ma abbiamo acquisito fiducia, consapevolezza delle nostre potenzialità e sono arrivati i risultati che ci hanno portato alla salvezza.

Quello dell’Atletico Foligno lo possiamo definire un miracolo?
“Abbiamo iniziato dalla serie C, ed abbiamo, in pochi anni, scalato tutte le categorie fino ad arrivare in serie A. Noi veniamo quasi tutte dal calcio a 11, ci alleniamo quattro volte a settimana e giochiamo contro squadre che schierano più di una giocatrice della nazionale brasiliana campione del mondo. Le nostre avversarie tutti i giorni fanno la doppia seduta di allenamento, noi lavoriamo e ci alleniamo. Credo che solo per questo il nostro può essere considerato un grande risultato”.   

Qual è quindi il segreto dei successi di questo Atletico?
“Il nostro punto di forza è sicuramente il gruppo, che però spesso può diventare anche il nostro punto debole. Nel tempo sono arrivate nuove giocatrici scelte con cognizione e compatibili con le nostre caratteristiche quindi si sono facilmente inserite”.

Dietro ai successi della squadra però c’è una grande società?
“C’è una grande genuinità, la società ci ha sempre dato fiducia e ci ha sempre spinto a fare meglio possibile in un ambiente comunque sereno”.

Ora però una volta raggiunta la salvezza pensate al play off?
“È chiaro che domenica il nostro obiettivo è cambiato. Vogliamo toglierci questa bella soddisfazione e giocare ancora contro il Bitonto. Per noi sarebbe comunque una bellissima esperienza”.

Chissà se Maria Giulia quando ha dato i primi calci al pallone con le giovanili de La Castellana pensava di poter arrivare a segnare una rete nel massimo campionato italiano femminile di futsal? Eppure lei con il pallone in casa c’è nata, il papà Filippo ex calciatore è stato un dirigente storico de La Castellana ed ora è alla Ducato e anche suo fratello Matteo gioca a calcio. Maria Giulia non nasconde però di aver provato anche la ginnastica ritmica, ma poi l’amore per quel pallone…











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