FOLIGNO – Domenica 11 maggio si rinnova l’appuntamento con la storia del ciclismo umbro e folignate in occasione della 63° Coppa San Michele. La classicissima riservata agli Juniores ritrova, dopo la parentesi agostana del 2024, la sua canonica collocazione primaverile e si prepara a vivere un’edizione oltremodo affascinante e ricca di contenuti agonistici. La corsa organizzata dall’Unione Ciclistica Foligno metterà infatti in palio stavolta anche la maglia di campione regionale di categoria, aggiungendo così un ulteriore elemento di interesse a una prova diventata da tempo un vero e proprio monumento del pedale locale.
Il centro di gravità della manifestazione sarà come da tradizione la frazione di Cave, sede di partenza e arrivo di una gara che, a livello di percorso, non presenterà variazioni di sorta rispetto alle sue più recenti versioni. Gli atleti si misureranno infatti sulla distanza dei 115,6 km, tutti dipanati tra il quadrante ovest di Foligno e i territori comunali di Bevagna e Montefalco.
Dopo le due brevi tornate pianeggianti poste in avvio si entrerà nel vivo con le quattro asperità tipiche della corsa, proposte nella sequenza che appassionati e addetti ai lavori hanno imparato a conoscere negli ultimi anni. Superato il GPM di Montefalco, dal versante abbastanza pedalabile di San Marco, sarà il turno della doppia e più secca ascesa di Montepennino, con il sempre suggestivo rintocco delle campane della chiesa di Sant’Antonio a salutare il passaggio dei corridori.
L’impegnativa ascesa di Pietrauta anticiperà quindi gli ultimi 13 km di veloce picchiata e di pianura verso Cave, ideali per rimescolare le carte dopo la naturale selezione prodotta dall’ultima difficoltà di giornata. Un tracciato perfetto quindi per tenere la contesa incerta fino all’ultimo e aperta a più soluzioni, con la variabile del titolo regionale destinata quest’anno a sparigliare ulteriormente gli equilibri tattici.
L’unica certezza è che a primeggiare sarà un atleta di spessore, come certificato da un albo d’oro in cui campeggiano nomi di campioni come Vincenzo Nibali (a segno nel 2002) e di atleti capaci poi di una brillante carriera nelle categorie superiori. Atleti provenienti da tutta Italia e non solo andranno quindi a caccia dello scettro del ceretano Santiago Ferraro, passato quest’anno professionista con la maglia della VF Group – Bardiani CSF – Faizanè, che si impose nella passata stagione in uno sprint ristretto.
Anche in questa occasione sarà l’UC Foligno al timone dell’evento, mettendo in campo tutto il suo riconosciuto e collaudato know-how organizzativo. La società del presidente Moreno Petrini si avvarrà inoltre del prezioso supporto della SC Maria Giuliana, del DLF di Foligno, del Comitato Festeggiamento Cave e della Pro Loco di Cave, enti che si sono idealmente fatti custodi della più che cinquantennale storia della manifestazione.
Una storia richiamata dall’assegnazione della medaglia d’oro in memoria di Peppe Casini e Mario Proietti, fondatori della corsa nel lontano 1963, riconoscimento simbolo insieme alla maestosa coppa intitolata a San Michele. Il prestigio dell’evento è ulteriormente sublimato dall’attenzione di cui gode da parte delle istituzioni locali, con gli assessorati allo sport della Regione Umbria, della Provincia di Perugia e del Comune di Foligno che hanno riconosciuto il patrocinio anche per l’edizione 2025. Tutto è pronto quindi per una speciale domenica di sport che vedrà Foligno al centro dei riflettori ciclistici nazionali.