TREVI – È partito da Trevi il “Giubileo in Bike”, evento ciclistico e culturale che si è concluso a Roma, unendo fede, arte e natura in un percorso di circa 210 chilometri suddiviso in tre tappe. Il tema centrale era il pellegrinaggio verso la Porta Santa nella Basilica di San Pietro nella città del Vaticano in occasione del Giubileo dello sport, seguendo le tracce dei pittori folignati del Quattrocento, con visite a luoghi storici e artistici di grande valore.

L’evento ha avuto il patrocinio del comune di Trevi e il supporto del Panathlon club Clitunno il cui presidente Claudio Menichelli, ha dimostrato, ancora una volta, capacità e merito di coinvolgere giovani e meno giovani e di premiare le numerose eccellenze locali rafforzando il legame tra sport e territorio, confermandosi come “punto di riferimento” nella organizzazione e promozione di eventi sportivi e culturali di grande valore e addirittura unici come questo “Giubileo in bike”.

Ma ecco il percorso: partenza dal complesso museale di San Francesco a Trevi per ammirare il Trittico di Giovanni di Corraduccio. Poi, sul tracciato della vecchia ferrovia Spoleto-Norcia, i ciclisti sono giunti alla cascata delle Marmore: una breve rinfrescata di spruzzi per proseguire verso Terni con tappa al “Caos”, che ospita opere di Niccolò Alunno e alla chiesa di  San Francesco  con la preziosa Cappella Paradisi affrescata dal pittore folignate Bartolomeo di Tommaso.

Pernottamento nella città dell’acciaio e prosecuzione verso Narni seguendo la pista ciclabile fino al centro storico della città. Fermata per ammirare la Cappella Eroli affrescata da Pierantonio Mezzastris nella chiesa di San Francesco. Dopo questa “colazione” di cultura e pittura immersione nel verde delle suggestive e fresche gole del Nera fino all’oasi naturale di San Liberato.

Da qui, sulla ciclovia sterrata, si giunge al suggestivo parco archeologico di Otricoli, accolti anche da una saporita bruschetta. Poi seguendo la via Flaminia passaggio a Rignano Flaminio in vista della Capitale. Ma prima di giungere in piazza San Pietro i ciclisti sono stati ospiti della sede Nazionale del CONI dove è stato depositato il gagliardetto del Panathlon club Clitunno organizzatore dell’evento e già conosciuto e apprezzato dai vertici del CONI per la sua attività istituzionale.

No poteva, poi, mancare un giro attorno al mitico Stadio dei Marmi, perla del Foro Italico insieme allo Stadio Olimpico sfiorato prima di giungere ad ammirare l’ultima tavola di Niccolò Alunno conservata in una sala di Castel Sant’Angelo. Ma piazza San Pietro era vicina dove i ciclisti sono stati accolti da un applauso dei turisti e dei religiosi in coda, anch’essi, per valicare la Porta Santa e ottenere l’indulgenza plenaria, una esperienza spirituale emozionante e indimenticabile.

Passare attraverso la Porta Santa in occasione del Giubileo è un gesto simbolico che rappresenta l’ingresso in una nuova vita di grazia, abbandonando il peccato e avvicinandosi alla misericordia divina. Un evento che ha premiato la fede e la fatica dei ciclisti fino alla conclusione del loro Giubileo che rimarrà scolpito nei ricordi e nella memoria di quanti, partendo da Trevi, vi hanno partecipato.