RIETI – Il sogno è realtà. Si chiama Marco Tullio Bellini e sabato (10 maggio), a soli 16 anni, ha debuttato il serie A2 in gara 1 dei quarti di finale play off.
Per la cronaca la Sebastiani Rieti ha vinto 65-47 contro la Urania Milano ed il tecnico Alessandro Rossi, nella parte finale della partita, ha concesso l’esordio al giovane classe 2009 spoletino. Appena 2 minuti in campo senza però segnare punti a referto.
Quella di Marco Tullio è una bella storia di sport. Ha mosso i primo passi nel mondo della palla a spicchi nell’Atomika Spoleto, poi già dallo scorso anno si è trasferito alle giovanili di Rieti. Quest’anno è tra i migliori giocatori del campionato U17 laziale, è nel mirino degli staff tecnici givanili della Nazionale e già a gennaio è stato promosso in prima squadra. A marzo è arrivata la prima convocazione per la partita contro Rimini e sabato il tanto atteso esordio in A2.
La storia si ripete: da Spoleto a Rieti per giocare in serie A. Impossibile non ricordare la favola di Roberto Brunamonti, che negli anni 70 si trasferì proprio alle pendici del monte Terminillo per dare il via ad una carriera che lo ha portato a vincere un argento olimpico (Mosca 1980).
Marco Tullio conferma la grande tradizione del basket spoletino: Oggi sono ben cinque i cestitsti della città del Destival dei Due Mondi, che calcano i campi di serie A. Alessandro Cappelleti in A1 a Sassari, Vittorio e Savario Bartoli in A2, Benedetta Gramaccioni in A2 femminile ed ora Marco Tullio a Rieti.
Per lui siamo solo all’inizio ed ora il prossimo obiettivo sono i primi punti, che potrebbero arrivare anche prima di fine stagione.