FOLIGNO – L’Atletico Foligno ha deciso di ripartire, ma a modo proprio, cioè ricostruendo. La società della presidente Piorico ha infatti annunciato che non presenterà domanda di ripescaggio al campionato di Serie A, con l’obiettivo di disputare una Serie B all’insegna del senso di appartenenza e dei propri valori. Inizia quindi un nuovo percorso per le “cinghialette”, ma non per questo le ambizioni verranno meno.

Non sempre una sconfitta è un passo indietro. A volte, è solo il momento in cui impariamo a camminare meglio.

Questi due anni in Serie A resteranno per sempre impressi nei nostri cuori. Sono stati intensi, duri, esaltanti. Ci hanno reso fieri, ci hanno messo alla prova, ci hanno fatto sognare. Abbiamo visto il nostro nome brillare nel firmamento del futsal italiano, e ogni istante è stato un onore.

Sono stati due anni straordinari, vissuti con l’orgoglio negli occhi e il battito accelerato ad ogni ingresso in campo. Abbiamo scritto pagine che non dimenticheremo mai, portando l’Atletico Foligno là dove sembrava impossibile arrivare. Ma qualcosa, in mezzo a tutto questo brillare, strada facendo, si è perso.

Il senso di appartenenza, quella magia che nasceva nel sorprendersi ogni giorno, l’energia di un pubblico incredulo, di un’identità condivisa, quella scintilla che ci univa oltre il risultato.

Abbiamo dato tutto, a volte anche più del dovuto, e quando dai tutto a fiato corto, finisci per perdere l’equilibrio o per smarrirti.

Per questo non presenteremo domanda di ripescaggio per la Serie A.

Vogliamo ricostruire, e lo faremo con umiltà.

È il momento di ripartire dai nostri valori, dal nostro modo di vivere lo sport e costruire il futsal. Quello sano, quello delle sue lotte silenziose, delle piccole grandi vittorie invisibili. Non per tornare indietro, ma per prepararci davvero al futuro.

Vogliamo farlo con cura e dedizione, perché se un domani la Serie A dovesse richiamarci, non ci troverà più sorpresi. Ma pronti. Forti. Uniti. Se quel treno dovesse fermarsi ancora, vogliamo salirci con la consapevolezza che questa volta sì, siamo pronti. Siamo pronti davvero.

Grazie a chi capirà questo passaggio, e anche a chi magari faticherà a farlo.

Perché è da ogni sguardo dubbioso e da ogni critica che troveremo lo spunto e la forza di andare avanti.

Ma sarà anche nello sguardo di chi resta, combatte, cade e si rialza che costruiremo la nostra prossima vittoria.

Ci vediamo in campo!

𝘊𝘰𝘯 𝘭𝘰 𝘴𝘵𝘦𝘴𝘴𝘰 𝘤𝘶𝘰𝘳𝘦, 𝘭𝘢 𝘴𝘵𝘦𝘴𝘴𝘢 𝘷𝘰𝘨𝘭𝘪a.

𝘔𝘢 𝘤𝘰𝘯 𝘶𝘯𝘢 𝘯𝘶𝘰𝘷𝘢 𝘧𝘢𝘮𝘦.

𝘼𝙫𝙖𝙣𝙩𝙞.

𝙏𝙤𝙧𝙣𝙞𝙖𝙢𝙤 𝙖 𝙘𝙖𝙨𝙖