CANNARA – Continua la favola della capolista Cannara, che mercoledì nel turno infrasettimanale ha liquidato anche il Lornano Badesse ed ha consolidato la vetta della classifica del girone E, portandosi a + 4 dalle dirette inseguitrici Trastevere e Tiferno.

A commentare l’ottimo momento dei rossoblu è il Vicepresidente e responsabile del settore giovanile  Stefano Piccioni, spoletino, che ha iniziato la sua avventura in rossoblu al fianco del Presidente Alessandro Baldacci e del Direttore generale Angelo Mattonelli solo nel mese di settembre.

Arriva Piccioni ed il Cannara diventa imbattibile?
“È solo un caso, ho accettato volentieri l’incarico del patron Antonio Baldacchini, lavoro con lui da 20 anni e sono orgoglioso di far parte di un team di persone che collaborano fattivamente per la società. Cerchiamo di essere presenti in ogni momento, di non far mancare niente alla squadra. Credo che si è creato un bellissimo gruppo. È chiaro che siamo partiti con l’obiettivo della salvezza, ma devo ammettere che dopo appena due partite di campionato ha capito che la nostra era una ottima squadra e che avremmo potuto fare bene. Ora con i risultati che abbiamo ottenuto non possiamo più nasconderci, siamo in vetta e a questo punto giocheremo fino alla fine. Il bello è che la squadra vince, ma gioca anche un bel calcio. Facciano pressing alto, i ragazzi danno il massimo per 90 minuti, assistere alle partite è divertente e piacevole. Mister Alessandria oltre ad essere competente è anche in grande motivatore e sta ottenendo grandi risultati. Credo comunque che abbiamo ancora margini di miglioramento perché come è ben noto la nostra rosa è composta da tanti giovani che possono ancora crescere molto”.

Stefano Piccioni non è solo un dirigente, ma è anche uno di quelli che ha scritto la recente storia della società rossoblu perché per ben cinque stagioni dal 2000 al 2005, proprio insieme ad drettore generale Angelo Mattonelli ha vestito la maglia del Cannara con cui vinse anche una Coppa Italia.

“Devo dire che il ruolo di dirigente è molto più complicato rispetto a quello di calciatore, ma immagino che la vittoria abbia lo stesso sapore. Vincere il campionato? Qui onestamente nessuno ci pensa o meglio ci vuole pensare, ma sono sicuro che se avremo questa opportunità non ci tireremo di certo indietro. D’altronde il nostro patron Baldaccini è un vincete. È chiaro che noi non dobbiamo obbligatoriamente vincere e questo aspetto potrebbe riservare belle sorprese. Ora però non andiamo troppo avanti con il pensiero perché domenica ci attende un’altra partita difficile in casa di una squadra attrezzata come il San Donato Tavarnelle”.    











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