SPOLETO – Cresce l’emozione per la ripresa del campionato dopo la lunga pausa imposta dalle misure volte a contrastare la diffusione del Covid 19 e sia dentro che fuori allo spogliatoio non si parla d’altro che della partita di domenica 24. Luciano Gubbiotti (foto), responsabile della squadra femminile, parla in toni entusiastici ed è ottimista circa il futuro.

Prima della Ducato Spoleto avevi in mano un’altra realtà: che cosa ti ha spinto a dedicarti al calcio femminile?
“Sono entrato nel mondo del calcio femminile circa 11 anni fa per seguire le mie figlie gemelle che iniziarono proprio nella squadra del nostro paese, San Giacomo di Spoleto, sotto la guida di Mister Giuseppe Cattarulla, credo uno dei tecnici più preparati ed adatti ad insegnare calcio. Da lì è stato un crescendo incredibile di amore per questo sport. E’ stato duro andare avanti tra lo scetticismo e lo scarso interesse per questa disciplina, ma ci siamo riusciti grazie alla caparbietà dell’allenatore,alla mia e a quella degli altri dirigenti e siamo stati ricambiati con tante soddisfazioni, vincendo 4 campionati, una Coppa Italia Regionale e una Coppa Disciplina. Abbiamo girovagato peri campi da calcio della zona fino ad arrivare alla Ducato Spoleto del Presidente Michele Zicavo: finalmente il salto di categoria, la serie C nazionale. Un azzardo? Sicuramente si, ma l’orgoglio ed il voler scoprire che cosa c’è al di fuori della nostra regione ci hanno spinto a fare questa scelta.”

Che cosa pensi del calcio femminile italiano?
“Il calcio femminile sta crescendo giorno dopo giorno e crescono anche la visibilità e l’interesse del pubblico.”

Visti i risultati ottenuti finora dalla squadra che segui con tanta dedizione, che aspettative hai per il prosieguo del campionato?
“Le aspettative sono conoscere questa categoria e restarci. A causa della pandemia che stiamo vivendo c’è un enorme punto interrogativo sul come si finirà questa stagione, ma con la professionalità del nostro nuovo allenatore, Stefano Terracciano, e del suo team e la voglia di far bene delle nostre ragazze, sono convinto che faremo qualcosa di buono.”

Secondo te, che cosa è necessario per crescere come squadra e mantenere la categoria?
“Indubbiamente dobbiamo entrare nell’ottica di un calcio almeno semiprofessionistico e non più amatoriale come quello degli anni passati”.

 











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