ROMA – Il Presidente del CR Umbria della FIGC Luigi Repace (foto) era abituato a vincere facile, ma questa volta, in quella che è forse la sfida più importante di una interminabile carriera da dirigente federale è scivolato sulla buccia di banana. Si perché, a differenza dell’elezione del CRU di poco più di un anno fa, quando Repace ha “ballato da solo”, questa volta ha trovato un avversario.

Un avversario vero che lo ha sonoramente battuto 50 a 34 (2 astenuti).

Ebbene Christian Mossino, Presidente del CR Piemonte e Val d’Aosta è il nuovo Vice Presidente Vicario della Lega Nazionale Dilettanti. A contendergli questa importante poltrona era proprio il collega del comitato umbro Luigi Repace, che, pur convinto di vincere, è stato costretto ad incassare la pesantissima batosta. Non è bastato l’appoggio del Presidente della FIGC Gabriele Gravina, contro una sorta di patto d’acciaio Piemonte-Lombardia, voluto anche dallo stesso Presidente del CR Lombardia Carlo Tavecchio che insieme ad altri 7 comitati ha sostenuto Mossino.

A commentare il risultato dell’elezione di Mossino è stato anche l’aspirante alla candidatura al CR Umbria, Luca Fiorucci che come tutti ricordano non riuscì a raccogliere le firme per presentarsi a causa di un sistema a dir poco discutibile.

“Complimenti Presidente Christian Mossino – scrive Fiorucci sulla sua pagina facebook – ora si aprono grandi spazi per poter ricostruire il calcio umbro. Le società umbre al centro del progetto”.

Effettivamente la poltrona dell’”imperatore del calcio umbro” inizia a scricchiolare e si intravede finalmente la fine di un’era durata anche troppo, in un paese dove l’aternanza dovrebbe essere un principio e non un tabù, ma soprattutto viste le leggi vigenti. Si perché come noto sulla rielezione di Luigi Repace ci sono diverse incognite, legate alla sua incandidabilità ed in particolare alla possibilità di ricoprire il ruolo di Presidente per il quarto mandato. A tal proposito è stato presentato un esposto anche al Coni e si attendono sviluppi.

Se anche il Coni dovesse archiviare la questione come ha già fatto la giustizia federale, la fine dell’era Repace sarebbe solo rimandata di poco più di due anni perché viste le leggi in vigore sarebbe quantomeno assurda un’ulteriore candidatura. C’è chi dice però che il suo successore sarebbe stato già individuato.











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