SPOLETO – Una bella storia di sport fatta di passione e competenza rischia di finire. Facciamo una premessa: il futsal non è ne il calcetto, ne il calcio. Ma partiamo dall’inizio…

La città di Spoleto, come tutti sanno, qualche anno fa grazie al compianto Nazzareno D’Atanasio è stata una delle capitali del futsal italiano. La Maran ha vinto una Coppa Italia di A2 ed ha disputato anche il massimo campionato di A1. A Spoleto c’è cultura di futsal e proprio grazie ad un ex giocatore della Maran che ha scelto Spoleto per vivere, Claudio De Moraes e alla Ducato con il responsabile del settore Futsal Matteo Restani nell’arco di appena un paio di anni si è ricreato un movimento considerevole che tra giovanili (pulcini, U13 e U15), prima squadra maschile, prima squadra femminile e ragazzi del calcio integrato conta circa 100 praticanti.

La grande intuizione della Ducato Spoleto è stata quella di individuare come quartiere generale il PalaTenda di via Laureti, che all’epoca fu realizzato proprio per giocare a futsal. In italia ci sono poche strutture come il palatenda di Spoleto, ma alla Ducato va il merito di aver rivitalizzato quell’impianto tanto criticato e all’infuori del periodo della pandemia, utilizzato con il contagocce per l’attività attività sportiva.

Oltre a perseguire gli scopi sociali, garantendo la possibilità a 100 giovani di praticare sport, la società ha ottenuto anche importanti risultati da un punto di vista prettamente sportivo. Il campo è stato omologato dalla FIGC ed è diventato addirittura punto di riferimento per le attività federali. La società spoletina fornisce ben 9 giocatori alla varie rappresentative umbre. Niente male se si pensa che si lavora solo da un paio di anni.

Ora però tutto questo rischia di svanire perché come noto il Palatenda di via Laureti, di propeità del comune, entro breve sarà interessato da un imponente progetto di restyling che cambierà totalmente le modalità d’uso dell’impianto, che ospiterà quattro campi da padel e due palestre.

La Ducato futsal quindi a malincuore sarà “sfrattata” e se vorrà continuare questa fiorente attività dovrà trovare una nuova “casa” (che non è nel campo da calcio ne quello da calcetto), ma è chiaro che non sarà semplice perché a Spoleto gli spazi, soprattutto adesso che partiranno i lavori di riqualificazione di più di una palestra comunale, sono limitati e onestamente il problema non è di facile risoluzione.

Il responsabile del settore futsal Matteo Restani nel ringraziare il comune per aver permesso alla società di usufruire dell’impianto gratuitamente, sta valutando già alcune soluzioni, ma l’auspicio è che anche il Comune collabori per evitare di “spegnere” nuovamente il futsal.











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