SPOLETO (di Riccardo Elia) – Ormai da qualche giorno è stata resa nota la notizia del grande movimento in casa Spoleto dell’ultima settimana. Dopo la roboante sconfitta casalinga dei biancorossi per 4-5 subita per mano del Santa Sabina, la società del Presidente Vittorio Montesi ha deciso di dare una sterzata improvvisa al campionato, interrompendo, per i più a sorpresa, il rapporto con mister Alessandro Cavalli.
Il tecnico ternano già condottiero della promozione in Eccellenza dello Spoleto nella passata stagione era stato riconfermato come primo allenatore della squadra anche per questo campionato, caratterizzato da un avvio sorprendentemente tra i primi posti della classifica e un ultimo periodo in cui i risultati hanno fatto fatica ad arrivare e che, forse, hanno portato la dirigenza biancorossa a prendere questa drastica decisione.
In fondo, il mondo del calcio, per quanto magico e appassionante sa essere anche crudele in alcune circostanze specialmente per gli allenatori, che spesso pagano lo scotto, di fisiologici periodi di flessione.
I vertici alti dello Spoleto dal canto loro, sono stati lucidi e decisi nel prendere una decisione, che non andasse in totale rottura con quanto fatto dall’ormai ex allenatore, anzi, hanno deciso per una linea più propensa alla continuità, affidando l’onere e onore di guidare i ragazzi della prima squadra, all’allenatore in seconda di mister Cavalli, mister Marco Isidori.
Un allenatore con esperienza alle spalle, già presente in società da diversi anni ma soprattutto, un uomo che conosce a menadito l’ambiente societario e non; insomma, uno Spoletino alla guida dello Spoleto, per gestire un gruppo di ragazzi, che ha dimostrato di saper vincere, ma che deve ritrovare la via giusta.
Proprio lui, è il protagonista dell’intervista che abbiamo realizzato e che vi offriamo, in cui si spazia tra emozioni, prime sensazioni e obiettivi futuri.
Prima di tutto vorrei farLe una breve domanda sulla sua storia nel calcio, a partire dalla sua lunga carriera da giocatore. Ecco Le chiedo se qualche tifoso si dovesse domandarsi chi é il nuovo allenatore dello Spoleto, Lei cosa risponderebbe?
“La carriera da calciatore ormai risale a un vita fa (ride), comunque ho fatto la trafila delle giovanili alla Ternana fino alla Primavera, poi ho girato parecchio tra Promozione e Eccellenza: Nuova Virtus, Petrignano, Bastardo,La Catellana, tante società fino a chiudere con il calcio giocato a 30 anni e iniziare ad allenare.
Ho seguito molto la società negli ultimi anni. Prima di arrivare allo Spoleto, per parlare delle esperienze più recenti, allenavo a Foligno la C4 a livello giovanile e prima ancora la Prima squadra della Superga 48, dove ho allenato 3 anni e mezzo e ho dei bellissimi ricordi.
Poi mi hanno chiamato 3 anni fa per dare una mano nella crescita di questo nuovo settore giovanile, tra Allievi e Juniores e infine, anche per la forte volontà di mister Alessandro Cavalli, oltre che della società, sono diventato suo vice, ruolo che non avevo mai fatto, ma che ho ricoperto volentieri”.
Lei era già all‘interno dello staff di mister Alessandro Cavalli, un allenatore e una linea tattica che quindi conosce bene, e che l‘anno scorso ha raggiunto un risultato importante per lo Spoleto. É più la pesantezza dell’eredità o é facilitato dal conoscere già l‘ambiente molto bene?
“Io ed Alessandro ci conosciamo da una vita, dai tempi della Ternana, é un bravissimo allenatore e c’è un’amicizia che ci lega.A Spoleto ha riportato grandi risultati ed era partito molto bene anche quest’anno. Se ora gli subentro, credo nei piani della società sia anche per dare una sorta di continuità a quanto fatto di buono fin‘ora. É ovvio che come tutti gli allenatori, io vorrei dare la mia impronta a questa squadra, anche se per il momento credo sia meglio restare sulla linea che ha tracciato lui. In futuro chissà, magari sarebbe bello anche provare a cambiare modulo, ora vediamo. Sicuramente devo ringraziare i giocatori perché nelle poche sedute che abbiamo fatto fin’ora hanno risposto con grande voglia e serietà, forse in questo conoscere l’ambiente mi ha aiutato”.
A proposito dei giocatori, da secondo a primo crede che il suo rapporto coi giocatori cambierà?
“Devo dire che io approccio ai ragazzi sempre con molta professionalità a prescindere dal ruolo, poi ,sono 25 anni che alleno, credo ci voglia sempre quell’empatia che deve scattare tra allenatore e giocatori, perché penso che in questo modo si riesca a ottenere poi molto di più in campo. Li ringrazio perché ho a disposizione un gruppo serio, che mi conosce e quindi mi sta aiutando in queste prime battute da “primo”, con dedizione negli allenamenti, ma anche con la giusta dose di serenità che ricerco in questo tipo di rapporto”.
Lei che é stato un grande attaccante, ne ritrova alcuni di grande spessore in questa squadra, pensa di poterli aiutare a rendere nel loro modo migliore?
“Beh “grande” no, un attaccante dai… ai miei tempi la buttavo anche io dentro (ride). Credo che abbiamo un pacchetto avanzato di qualità: Luparini, Tramontano, Kola, Balzamo, Zinni, abbiamo 5-6 ragazzi che possono giocare tutti. E’ passato talmente poco tempo che è anche stato difficile scambiarsi qualche opinione sui dettagli, comunque resta un pacchetto di attaccanti completo e di livello”.
Di livello come la totalità della rosa, che nelle prime giornate volava alto, poi ha avuto un periodo di flessione, in virtù di ciò Le chiedo, quali sono le ambizioni dello Spoleto per questa stagione?
“Siamo partiti con tanto entusiasmo perché il gruppo c’è, i ragazzi son ragazzi seri, che sono riusciti a fare risultato in tante partite difficili, penso alla partita con il Terni f.c., ma anche alcune belle vittorie, che sono frutto di un’organizzazione di squadra e un agonismo che c’è e che mi rende fiducioso per il futuro. Nell’ultimo periodo abbiamo avuto anche un po’ di sfortuna, la partita con l’Angelana, attualmente prima ne è un esempio: è stata una buona partita decisa da un episodio dubbio, in cui secondo me non meritavamo di perdere, però sono cose che succedono. L’obiettivo per come siamo partiti non può che essere quello di salvarsi il prima possibile e lavoreremo tutti per realizzarlo”.
Le notizie che sono trapelate hanno poi lasciato intendere una collaborazione con Mister „Momo“ Loretoni in panchina, ci può spiegare come funzionerà questo rapporto?
“Sì, ci sarà lui al mio fianco come allenatore in seconda, intanto seguirà ovviamente il discorso della Juniores, che è importante per la società, ma credo sia logico che per questa categoria avere una persona al fianco dell’allenatore è importante. Lui lo conosco da molto tempo, avrà il compito di darmi una mano, negli allenamenti e nel corso del campionato”.
Ci avviamo al finale con una domanda un pochino più personale. Allenare lo Spoleto, in un campionato di Eccellenza, per uno spoletino come Lei che é nella società da diversi anni, quanto é emozionante?
“Per me è una bella soddisfazione. Anche perché il biancorosso ce l’ho nel cuore da sempre. Ce la metterò tutta con l’appoggio della società, dei giocatori, dei tifosi e se riuscissi a far bene sarei il più felice di tutti. Di sicuro non mancherà l’impegno e la voglia di raggiungere gli obiettivi, poi è normale, chi sta nel calcio e ha giocato un po’ sa che sono i risultati alla fine che contano e per raggiungere i risultati sono diverse le componenti che servono. oltre al lavoro e la dedizione, spesso ci vuole anche la fortuna, ma alla base ci saranno sempre da parte mia impegno e buona volontà”.
E’ una promessa per i tifosi?
“Esatto questo è quello che prometto ai tifosi, da parte mia e di tutti l’impegno sarà massimale, tutti lotteremo uniti per raggiungere gli obiettivi che ci darà la società”.
E con questa promessa in chiusura, possiamo solo ringraziare mister Marco Isidori e fare un grosso in bocca al lupo a lui, alla società Spoleto e ai suoi tifosi, desiderosi di vedere i loro ragazzi tornare presto a vincere ed esprimere quella dedizione e organizzazione di squadra, tanto sottolineata e rimarcata anche dal nuovo tecnico.







