SPOLETO – Lunedì 24 settembre alle ore 19 è morto lo Spoleto Calcio. La dirigenza biancorossa non è riuscita in tempo utile a perfezionare l’iscrizione al massimo campionato umbro di calcio (Eccellenza). Finisce finalmente un agonia che perdurava da anni da quando l’ex Patron Luigino Santirosi ha passato il testimone ad Andrea Pecorelli prima e poi a Riccardo Ciambottini.

È da li che è iniziato il più brutto periodo della storia del calcio spoletino. Avventori o meglio avvoltoi alla riscossa, che negli ultimi anni hanno pensato a tutto tranne che al calcio.

“Meglio non iscriversi che un Grosseto bis”. È stato questo il commento di alcuni dei tifosi più affezionati, quando oggi pomeriggio hanno appreso della notizia della mancata iscrizione.  Che la fine potesse essere questa era ormai chiaro da un po’ di tempo. La dirigenza arabo-americana dallo stop del campionato a causa del Covid è stata a dir poco latitante e questo aspetto aveva allarmato i tifosi che erano a conoscenza della storia del Grosseto.

Due storie analoghe con un epilogo diverso per la fortuna del calcio spoletino, ma anche della città. Si perché anche a Grosseto Pincione e company, dopo un anno esaltante nel campionato di serie D, chiuso al 2° posto, hanno iscritto la squadra ancora alla serie D, rinunciando alla domanda di ripescaggio. Quello fu uno degli anni più neri del calcio grossetano perché la dirigenza si dette alla fuga, abbandonando tutto. Anche in quel caso l’amministrazione comunale tolse lo stadio alla società. Ripetere un esperienza simile sarebbe stato terribile.

 











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