SPOLETO (stefano gobbi) – La lettera dei 163 giocatori dell’Eccellenza umbra, ha sicuramente dato vigore al fuoco della discussione in Umbria sul riavvio della pratica dello sport più popolare del mondo.

In casa Ducato tra i giocatori firmatari della lettera, due bandiere giallo-verdi-blu: Alessandro Tomassoni e Mikele Kola.

A loro abbiamo chiesto di spiegare lo spirito della lettera. Dal colloquio è uscito un grande disagio per la situazione attuale e una grande speranza di poter ricominciare presto a giocare.

Per Mikele Kola la lettera: “è un grido d’allarme. Da un anno stiamo fermi con la parentesi di 2 mesi (settembre e ottobre). C’è gente come me che lo fa per passione e perché già ha un lavoro ma ce anche tanta altra gente che di pallone ci vive anche in questi campionati e con famiglia. Solo il pensiero che tanti giocatori non possono fare il loro mestiere a me fa dispiacere. Vedere che la Serie D gioca ogni domenica grazie ai tamponi mi fa chiedere perché non possiamo farli nella nostra “Eccellenza”? Potremmo utilizzare i bonus erogati a pioggia e magari faranno smettere di giocare tanti ragazzini che andranno per strada a fare chissà cosa; gli faremo perdere i migliori anni della loro vita. Certo, la salute viene prima di tutto ma anche rimanendo fermi, non facendo sport, rischiamo la salute ogni giorno. Non penso che il calcio porta il virus. Con le giuste precauzioni come a settembre ed ottobre, potevamo giocare magari facendo in più i tamponi.

Nella lettera si fa riferimento al lungo stop che ha costretto il calcio dell’eccellenza a fermarsi da più di un anno. Ritieni sia possibile la ripresa dell’attività sportiva all’aperto ed in sicurezza ed in particolare del campionato di eccellenza?
“Spero che questa stagione possiamo almeno finirla. Giocando magari soltanto il girone di andata. Avevamo uno squadrone quest’anno e penso che potevamo fare molto molto bene. Speriamo di finirla veramente la stagione: 1 partita di campionato 1 rigore sbagliato e un’espulsione. Ho voglia di cancellare questi brutti ricordi”.

Non sarebbe meglio chiudere tutta l’attività ufficiale, rimandarla ad agosto 2021 e finire questa stagione magari riprendendo gli allenamenti e giocando dei tornei col solo scopo di riprendere confidenza con i 90 minuti?
“Pensando all’ultima domanda, mi viene in mente il mio grande amico Alessandro Tomassoni che spera sempre riapra almeno il calcetto per fare qualche partitella. Ritornando seri, non penso più che quest’anno si ricominci. Ricominciare ad agosto 2021? Se mi promettessero che ad agosto 2021 ricominciamo al 100%, ci metterei la firma”.

Nell’ultima parte dell’intervista Mikele Kola ha citato il suo amico Alessandro Tomassoni. Abbiamo avvicinato il forte trequartista spoletino che ci ha spiegato lo spirito della lettera sottoscritta:

“Questa lettera per far si che comunque venga presa una decisione, sia che si riparta e sia che ci si fermi definitivamente. Secondo me tenerci in questo limbo (in cui non sappiamo cosa faremo ndr) non mi sembra giusto perché tutti noi ci teniamo a riprendere a giocare, stiamo con la speranza di poter ricominciare e quest’attesa è francamente un po’ snervante. Sappiamo benissimo la situazione qual è. Sappiamo che se si dovesse ricominciare ci saranno delle regole precise da seguire che vogliamo ci siano subito comunicate.

Com’è scritto sulla lettera l’intento è di fare tutto in sicurezza come (ad esempio) destinare dei fondi, convenzionare dei centri, per far sì che vengano fatti periodicamente i tamponi necessari per aumentare la sicurezza di tutti. Per fondi si potrebbero stanziare nuove somme o cambiare la destinazione d’uso dei bonus attualmente erogati a chi non giocava. Con il finanziamento così rideterminato si potrebbero dare maggiori sicurezze alle Società del settore perché tutti gli atleti verrebbero controllati in misura maggiore con questi tamponi. Questo permetterebbe di aumentare il controllo sullo stato di salute degli atleti e permetterebbe alle Società di svolgere con maggiore sicurezza l’attività a favore dei propri tesserati che praticando lo sport migliorerebbero la loro condizione fisica allenandosi all’aperto.  

Cosa sia meglio fare non lo so con certezza, non ho le competenze per decidere per questo c’è chi è più competente. Posso solo dare qualche mia riflessione e riaffermare che sono pronto e carico per ricominciare. Se si ripartirà si può fare un torneo con inizio 10-15 marzo e fine all’ultima settimana di luglio. Con la possibilità per chi non ha la luce artificiale sul campo di poter giocare alle 19,00 e così giocare tutti. È solo uno sport ed al di là di come potrà essere meglio farlo, l’importante è ripartire. Lo sport è importante farlo a tutti i livelli da tutti. Ci saranno cose che ostacoleranno la ripresa ma ho forte la speranza di riprendere.

È importante però che questo riavvio avvenga un programma da seguire ben preciso. Ecco, avere un programma per una ripresa certa è forse la cosa più importante da fare adesso.

 Il mio sogno sarebbe: ripresa degli allenamenti il 15 febbraio ed il campionato (parliamo di Eccellenza) il 7 o il 14 marzo. Dal 14 marzo all’ultima domenica di luglio ci sono 20 domeniche. Il 2 giugno è mercoledì e sarebbe un’ipotetica 21ma giornata di campionato. L’Eccellenza andrebbe sdoppiata a 9 squadre e sarebbero 18 giornate di campionato e c’è il tempo per fare i play-off.

La prossima stagione potrebbe ricominciare con gli allenamenti dopo Ferragosto ed il campionato con un leggero ritardo rispetto alla norma.

Nelle prime giornate probabilmente non ci sarà il pubblico ma poi con l’avanzare della campagna vaccinale, il pubblico potrà essere riammesso alle partite un po’ per volta. Ricominciare in primavera e permettere di riavvicinarsi al campo in estate sarà il top per tutti atleti, dirigenti e sportivi per ricominciare”.











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