FOLIGNO (di Gabriele Grimaldi) – Esterno tutto fascia, ma all’occorrenza centrale di difesa. Corsa, velocità e tecnica al servizio dei compagni. Passaggi, cross, lanci, ma pure qualche tiro. Mario Dell’Orso è una delle sorprese del Foligno Calcio.

Il giovane terzino biancoazzurro, già protagonista dei falchi nella sfortunata passata stagione, ha iniziato alla grande la sua Eccellenza insieme a tutto il resto dei compagni. Una gioia in più per il classe 2003 che da quest’anno indossa anche la fascia da capitano ereditata da Tommaso Settimi.

Di tutto questo e molto altro Dell’Orso ha parlato a Valleumbrasport.

6 punti, 2 vittorie, 3 gol fatti e 0 subiti. Ti aspettavi questa partenza?
Non mi aspettavo di portare a casa due vittorie subito con squadre importanti come Castiglione del Lago e Atletico BMG. Mi aspettavo che le avremmo messe in difficoltà facendo il nostro, ma non le due vittorie. Anche se non era nemmeno troppo impossibile…

La prima partita l’avete giocata col 3-5-2, la seconda col 4-3-1-2 senza Currieri. Quanto è importante la duttilità?
Il fatto che siamo giovani aiuta. Siamo tutti super disponibili e ognuno fa il massimo per raggiungere il massimo. Ci diamo tutti da fare

Quale è la forza di questo gruppo?
Un grande merito va dato al lavoro del preparatore atletico (Lorenzo Brunelli ndr) che ci segue da luglio e sta facendo un gran lavoro. Noi poi mettiamo in campo le azioni e le idee che sono del mister. Loro due hanno grandi meriti. A luglio, poi, è stato un po’ strano ritrovarsi dopo che ci eravamo divisi in seguito l’anno del Covid, quando eravamo agli Allievi. Quella squadra si è ritrovata a Corvia ed è stato bello, perché era già un gruppo a quei tempi e per questo c’è grande affiatamento negli spogliatoi.

Dove può ancora migliorare questa squadra?
Creiamo tanto, ma secondo me concretizziamo poco. Dobbiamo lavorare di più su questo. Non che lo facciamo già, perché col mister in settimana lavoriamo molto su fase difensiva e offensiva, ma dobbiamo migliorare sottoporta. Con l’Atletico BMG, ad esempio, avremmo dovuto chiudere il primo tempo sul 2 o 3 a zero per non rischiare di rimetterli in partita e di dover rincorrere. Sono contento, d’altro canto, di aver visto pochi palloni sprecati da noi. Giocare palla a terra è soddisfacente.

L’anno scorso tu hai vissuto il tabù Blasone durato per mesi in Serie D. Quest’anno vittoria alla prima…
L’anno scorso non è andata come tutti si aspettavano perché in casa non abbiamo vinto per tantissimi giorni. Quest’anno stiamo molto bene atleticamente e giocare in un campo grande come il Blasone ci aiuta.

Da Petterini a Peluso, da Fondi a Settimi fino a Dell’Orso. Che emozione è essere il capitano del Foligno Calcio?
Sicuramente per me è un grandissimo orgoglio. Io non sono proprio di Foligno, ma gioco al Foligno da quando avevo 14 anni coi Giovanissimi. Diventare capitano del Foligno…non me l’aspettavo. E’ vero che sono giovanissimo, ma in squadra siamo in pochi di quelli che c’erano in Serie D. La società ha preso questa scelta di farmi capitano e l’ho accettata con entusiasmo perché per me è una motivazione per dare qualcosa in più, fare bene e dare l’esempio.

Sabato un altro anticipo sul campo del San Sisto capolista: che gara ti attendi?
Loro sono una grande squadra e lo sta dimostrando. Il San Sisto subisce poco, se non sbaglio l’anno scorso hanno avuto una delle migliori difese del campionato. Noi faremo la nostra gara come abbiamo sempre fatto. Metteremo in campo le nostre idee dando il massimo. Siamo all’inizio del campionato ed è difficile poter dire cosa possiamo fare fuori casa su un campo difficile come quello del San Sisto. Noi siamo giovani, abbiamo voglia e entusiasmo. Non andremo là per fare una passeggiata.











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