FOLIGNO (R.M.) – A un anno di distanza dal suo arrivo a Foligno, Alessandro Manni è pronto a un’altra grande sfida, tra l’altro sempre opposto a Paolo Cotroneo. La scorsa stagione l’esordio del tecnico nel derby con il Foligno Calcio, vinto 2-0; questa volta invece ecco la supersfida con l’Angelana seconda in classifica, guidata dall’allenatore palermitano.

Una partita sicuramente molto interessante, che dirà molto in vista del proseguo del campionato. Si sfidano il miglior rendimento interno (quello della Fulgens Foligno, 12) e quello esterno (l’Angelana ne ha vinte sei su sei fuori). Quindi al “Blasone” ci si attende lo spettacolo e Manni fiuta l’occasione: «Certo, vincere e allungare a +6 ci darebbe ancora più carica e consapevolezza. È una gara importante, non giriamoci intorno: si affrontano le prime due della classe e questa sfida ci dirà dove possiamo arrivare. Sarà interessante viverla e giocarla, poi vedremo cosa succederà».

L’Angelana ha già affrontato (e battuto) la Fulgens nella prima di Coppa. Di acqua sotto i ponti ne è passata… «Affrontiamo una squadra che ci creerà problematiche non indifferenti. Hanno una rosa di primo piano e stanno rispettando pienamente le aspettative, visto che già da questa estate erano una delle candidate per un campionato importante». Domani al “Blasone” però Manni crede che non sarà decisiva: «Va vissuta come una partita, non come “la partita”. Chi la farà sua acquisirà però una forza in più: vincerla potrebbe lasciare strascichi importanti dal punto di vista dell’autostima. Perdere invece, a mio parere, non significherà nulla, dato che c’è tempo per rimettersi in carreggiata. Questo vale sia per i miei che per loro. La gara vivrà di alcune situazioni che si presenteranno e queste faranno pendere la bilancia. Siamo sereni e determinati, ma senza particolari assilli».

Tutti a disposizione per Manni, compreso il nuovo arrivato Rocchi: «È un ragazzo che conosco benissimo e la sua carriera parla per lui. Siamo stati bravi a rimanere alla finestra per vedere quello che succedeva. Non avevamo urgenza, ma si è creata questa opportunità e abbiamo pensato che potesse essere la persona giusta per rimpinguare e completare il reparto offensivo. Ha valori umani importanti e si potrà integrare benissimo nel nostro contesto. Mercato finito? Valutiamo anche altre situazioni. Terzino under dopo la partenza di Antonini? Non abbiamo fretta, ci guardiamo intorno per cercare quello che fa al caso nostro. Alla società ho ribadito che la rosa per me è perfetta e non manderei via nessuno, a meno che non ci siano richieste esplicite da parte di qualcuno».











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