SPOLETO (di Stefano Gobbi) – La Ducato Spoleto è tornata alla vittoria domenica scorsa ad Assisi contro la Fortitudo Assisi Subasio. La Di Tanna’s Band ha giocato un’altra partita su buoni livelli cogliendo anche i tre punti. Chiediamo un parere in merito al tecnico Matteo Di Tanna:

“domenica per la prima volta in stagione – esordisce il tecnico spoletino – i minuti finali ci hanno premiato ma sembrava l’ennesima partita stregata. Il primo tempo abbiamo avuto 5-6 palle gol pulite e il fatto di non essere riusciti a fare gol poteva scoraggiarci. Sapevamo che era una partita da vincere e voglio fare un applauso a chi è subentrato (Mosconi, Sabatino e Pitzettu) che ci hanno ridato vivacità e freschezza quando ormai il risultato di 0-0 sembra concretizzarsi. Sono stati proprio loro tre a fare una bellissima ripartenza che ha portato al rigore del vantaggio e sempre Pitzettu si è guadagnato la punizione che poi Di Nicola ha magistralmente calciato chiudendo la gara”.

Non si fa in tempo di gioire per una vittoria che ecco arrivare l’Orvietana. Che partita sarà e come vede la Ducato contro i primi della classe? Domenica rientreranno Francesco Ammenti e Aymen Lakhdar.
“Domenica arriva l’Orvietana a San Giacomo e sarà una partita molto complicata. Sulla carta potrebbe non esserci storia, lo dicono i numeri, ma a San Giacomo siamo stati capaci di fermare squadre del calibro di Ellera, Lama e Narnese, partite che ai punti avremmo anche meritato di vincere e quindi confido molto nella mia squadra. Recuperiamo due giocatori importanti per il nostro centrocampo e avremo più possibilità poi di cambiare in corso di gara mantenendo un buon livello e il giusto equilibrio”.

Facciamo un piccolo bilancio del girone di andata che finisce domenica proprio contro i capo fila?
“Il girone di andata dice che ci manca qualche punto perso oltre il 90′ minuto in quattro partite. Sicuramente sono il frutto di nostri errori, di poca attenzione in un momento di partita e in situazioni di palla ferma dove la concentrazione deve essere ai massimi livelli. Aggiungo anche che per ben tre volte i gol sono arrivati da punizioni (Branca e Angelana) o angoli (Castel del Piano) inesistenti. Non voglio creare alibi alla squadra ma visto che puntualmente ogni domenica tutti si lamentano e noi mai, ci tengo a precisarlo. Il problema principale che abbiamo avuto è nel fare gol. Questo lo dicono le statistiche e le partite fatte. In 5 occasioni abbiamo concluso con 0 gol subiti ma per quattro volte è stato 0-0 finale. In altre occasioni abbiamo tenuto le partite in bilico fino alla fine senza riuscire a sbloccarle e poi siamo stati puniti alla fine. Domenica ad Assisi stava per succedere la stessa cosa.

È inutile negare che in un campionato come questo puntualmente ogni domenica la mia difesa si trova di fronte degli attaccanti di razza, dei numeri 9 che spesso abbiamo anche annullato ma che poi magari alla fine ci hanno punito. Noi non abbiamo mai potuto schierare Luparini se non alla prima giornata e infatti ci ha sbloccato la partita e mandato in porta Di Nicola per il raddoppio. La differenza con le altre squadre è tutta li. La squadra ha sbagliato solo 2 partite totalmente: Massa Martana e Castiglione del Lago. Le altre sono state partite dove per larghi tratti abbiamo anche comandato il gioco ma abbiamo concluso poco o male e quando una partita resta in equilibrio poi può succedere di tutto.

Di Nicola sta facendo bene, ha sofferto la mancanza di Luparini. Lui ha bisogno di un partner di attacco per sfruttare le sue caratteristiche. E non dimentichiamoci che anche lui è esordiente in eccellenza”.

Cosa potrà fare la Ducato Spoleto nel girone di ritorno che non è stato fatto in quello di andata e qual è, invece, la cosa più bella fatta dalla sua squadra in queste prime 16 partite?
“Le cose belle del girone di andata sono senza dubbio tante. Intanto partiamo dei nostri giovani e del minutaggio elevato che hanno avuto. Brevi (2004) è stato convocato in nazionale dilettanti under18 ed è motivo di grande orgoglio per me che lo alleno da qualche anno e per la società. Ora ha un piccolo problema che lo terrà lontano dai campi per un po’ e infatti i ragazzi gli hanno dedicato la vittoria di domenica.

Abbiamo fatto esordire insieme a lui altri tre nati nel 2004 (Rustani, Scatolini e Pitzettu) che si sono sempre ben comportati. I 2003 Sabatino e Griseld Vukaj ci danno qualità. I 2002 Radici e Skana sono stati fondamentali in un periodo dove avevamo tante assenze a centrocampo e si sono fatti trovare pronti. Mosconi (2001), tornato a giocare quasi “per scommessa” è stato tra i giocatori più utilizzati e col rendimento più alto. Emili, altro 2001, è stato sfortunatissimo con gli infortuni che spero siano davvero finiti perché per noi è un giocatore fondamentale. Carsetti aveva fatto benissimo nelle partite dove era stato chiamato in causa, poi un problema alla spalla lo ha tenuto fuori e lo riavremo a gennaio. Poi i “senatori” dello spogliatoio che non finirò mai di ringraziare perché nel periodo più difficile hanno aiutato noi dello staff a tenere il gruppo unito. Ragazzi come Pazzogna, Ammenti, Lillacci e Cacciotti per me è un onore allenarli e averli all’interno dello spogliatoio. Vorrei sottolineare anche la crescita che hanno avuto ragazzi ‘scuola Ducato’ come Sbardellati, Cuna e Toppo.

Il progetto Ducato sta funzionando perché tutti i ragazzi provenienti dal settore giovanile stanno facendo il loro percorso dimostrando domenica dopo domenica di poter stare in questa categoria.

Quando questa estate sono andati via i tre calciatori che avevamo acquistato con i ragazzi abbiamo fatto un patto sapendo che a livello di risultati avremmo dovuto scalare un Everest e non molleremo fino all’ultimo minuto dell’ultima giornata sapendo di aver dato il 110% e di poter uscire dai campi a testa alta. La società ci è sempre stata vicina e ci sostiene, io ho uno staff che sta lavorando tutti i giorni in maniera impeccabile e i ragazzi si allenano seriamente, c’è tutto per continuare a lavorare bene e per cercare di migliorare e questo è il nostro obiettivo per il proseguo del campionato”.

Il futuro della Ducato Spoleto non ce lo dirà certo il match contro l’Orvietana. La partita di domenica prossima servirà per valutare le reali forze della formazione giallo verde blu attesa da un girone di ritorno che potrà essere (con il ritorno in rosa di tutti gli effettivi) ricco di soddisfazioni. In fondo alla classifica di Eccellenza non c’è niente di deciso e fino all’ultima giornata la Ducato Spoleto lotterà per raggiungere il traguardo della salvezza.











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