FOLIGNO – Nell’arco pochi anni ha “regalato” ben due azzurrini alla Nazionale italiana giovanile di atletica leggera. La Educare Con il Movimento (ECM) Foligno è una piccola società, ma visti i risultati si più a tutti gli effetti definire una “fucina di talenti”. A scoprire prima Junior Tardioli e poi Giacomo Bellillo è stato il tecnico Leonardo Carducci, uno che non ama i riflettori della ribalta e che con i mezzi di comunicazione ha sicuramente poca dimestichezza, ma che come diceva Pippo Baudo può tranquillamente dire “l’ho scoperto io…”.
Dalla velocità alla lunga distanza da Tardioli protagonista agli Europei U23 a Bellillo che ad agosto ha partecipato agli Europei U20.
Il classe 2007 Campione Italiano Junior dei 5000 ha esordito in azzurro il primo maggio ad Oderzo e al debutto a livello internazionale ha ottenuto subito uno splendido sesto posto.
Ad agosto a Tampere, in Finlandia è arrivato il grande momento degli Europei U20 e anche in questo caso la prestazione è stata più che soddisfacente. Si perché Giacomo si è presentato al via con il 25° tempo di qualificazione ed ha chiuso al 18° posto scalando ben 7 posizioni.
A raccontare la gara è lo stesso Giacomo nella bella intervista pubblicata dal nuovo sito internet di ECM:
“Quando sono sceso in pista ho cercato di “spegnere la testa”. In quel momento ho pensato soltanto a correre e a dare il meglio. Ho cercato di stare con il gruppo il più possibile, pur sapendo che la mia condizione non era quella ottimale, e comunque ho provato a dare tutto.
Nonostante tutto sono arrivato 18º e, considerando com’è andata, lo ritengo un risultato importante, anche perché l’obiettivo principale era partecipare agli Europei (non me lo sarei mai aspettato!). Forse questa gara ha avuto un valore più grande rispetto a quella di Oderzo. Lì, però, devo dire la verità, l’ho affrontata con più leggerezza: senza pressione sono riuscito a osare di più, anche grazie a una condizione migliore. Questo mi ha permesso di arrivare sesto nella generale e primo degli italiani. Ci saranno altre gare come Oderzo, lo prometto!
Tampere, nonostante tutto, è stata un’esperienza molto formativa. Mi ha fatto entrare in un contesto che non avrei mai pensato di vivere, quello della Nazionale. Ho potuto vedere i meccanismi da vicino, confrontarmi con atleti di livello nazionale e internazionale, osservare come corrono. Sicuramente la prossima gara sarà un passo avanti”.
Questo per il 18enne folignate è solo l’inizio e dopo questa esperienza lancia un messaggio ai giovani atleti.
“Il messaggio che voglio mandare a tutti i ragazzi dell’atletica ECM, Educare con il Movimento, è di crederci sempre. Anch’io un tempo non avevo mai “superperformato”: avevo buoni risultati, ma non eccezionali. Poi, con l’allenamento, il tempo e la determinazione, sono riuscito a ottenere quello che ho fatto. E non mi fermerò qui. Come non mi fermo io, non devono fermarsi neanche loro”.