FOLIGNO (di Gabriele Grimaldi) – In un anno profondamente segnato dal Coronavirus, anche lo sport e le società sportive di Foligno hanno sofferto moltissimo le conseguenze provocate dalla pandemia. Molte di queste non hanno più ripreso gare, partite o attività. Altre sono riuscite a farlo, ma in maniera non continuativa. Altre ancora hanno potuto soltanto allenarsi, aspettando il giorno in cui potranno effettivamente tornare a partecipare ad una competizione vera. Altre, invece, sono riuscite a riorganizzarsi e, grazie alla peculiarità specifica dello sport, sono anche riuscite a competere ai più alti livelli. E a vincere.

Tra queste c’è la Tennis Training School che, dopo il periodo di stop causato dal lockdown, ha ripreso alla grande la sua attività, raggiungendo dei traguardi tanto inaspettati quanto grandiosi. Uno su tutti, quello del 2 agosto con la promozione in Serie A2 della squadra femminile composta da Chiara Girelli, Emma Valletta, Sofia Pizzoni, Linda Alessi, Gaia Proietti, Maria Toma e Lucrezia Sebastiani , “nate” e cresciute proprio nelle file della Tennis Training School di Villa Candida.

Di questo, del 2020 che ci stiamo lasciando alle spalle e del 2021 in procinto di arrivare abbiamo parlato con il presidente della Tennis Training School Fabrizio Alessi.

Presidente Alessi, che bilancio fa di questo 2020 così particolare?
E’ stato un anno molto difficile, anche se il Il tennis, rispetto agli altri sport, è stato privilegiato perchè non c’è pericolo di contatto. A marzo, aprile e per una parte di maggio siamo stati chiusi. Poi abbiamo riaperto, con tutta una serie di limitazioni, fino a giugno. A livello strutturale, ottemperando a tutti i protocolli e le linee guida riscontrato un grande successo dei centri estivi durante quest’estate, grazie alla partecipazione di tantissimi i bambini piccoli. Lo sforzo per stare in regola e garantire tranquillità e sicurezza alle famiglie, insomma, ci ha premiato. Tutto questo si è rivisto poi con la ripresa della scuola tennis di metà settembre, perché abbiamo avuto un boom di iscrizioni dei piccolissimi di 4-5-6 anni. Peccato che tutto questo sia durato un mese, perché dal 15 ottobre c’è stata una nuova stretta. Dal punto di vista del lavoro e delle iscrizioni eravamo ripartiti molto bene, poi ci sono state le limitazioni che hanno dato la possibilità di giocare solo ai tesserati agonisti. Noi ne abbiamo tanti e quindi una parte del lavoro l’abbiamo salvato e lo stiamo salvando ancora, tolti questi giorni in cui siamo stati chiusi per le feste di Natale. Dal punto di vista dei risultati, per quel poco che si è giocato e considerando che né noi istruttori nè gli atleti che alleniamo eravamo abituati ad un periodo di allenamento così lungo e che solo da luglio inoltrato si è iniziato a discutere sul come tornare a giocare, abbiamo ottenuto grandissimi risultati. Siamo stati promossi con le ragazze del vivaio in A2, abbiamo avuto una ragazza, Emma Valletta, che ha fatto finale ai campionati italiani Under 16 in singolo e doppio, un altro ragazzo, Jacopo Bilardo, ha vinto il titolo italiano di doppio Under 16, abbiamo avuto Grigelis che ha vinto tre trofei di fila in Tunisia e tanti altri che nemmeno ricordo per quanti sono… Oltre a questo è venuto ad allenarsi da noi un ragazzo giovane, tra i primi 200 al mondo, che è Gianmarco Moroni.

Quali sono i segreti di questi successi?
Sicuramente l’impegno che mettiano ogni anno per migliorare a livello di organico e strutturale. Per noi, poi, è sempre una questione di passione. Io sono il più anziano e la passione ce la metto sempre. Tutto parte dalla passione di noi maestri. In questi periodi, non lo nascondo, più di una volta abbiamo pensato ‘ma chi ce lo fa fare’ di investire in sicurezza, in figure professionali e tutto il resto. I pensieri e le responsabilità che abbiamo, in una struttura come la nostra, stanno anche nel seguire i ragazzi, negli allenamenti come nei tornei, con l’aiuto delle famiglie. I più bravi hanno aiuti della Federazione, ma gli altri sono tutti sulle spalle in parte della famiglie e in parte sulle nostre. L’impegno per noi e le famiglie è notevole, ma siamo contenti di farlo. Tra l’altro c’è stata la classifica Grand Prix (stilata ogni anno dalla Federazione Italiana Tennis) che ci ha premiato con il nono posto nella classifica nazionale tra 1800 scuole tennis e quinti in quella della Top School, dove abbiamo ottenuto 5 stelle… come per gli alberghi più forniti e importanti. Fino a poco tempo eravamo l’unica in Umbria ad avere 5 stelle, ora c’è anche la Junior di Perugia. Negli anni siamo arrivati primi e secondi, poi sono cambiati i parametri e ora sono considerati solo gli Under 20 rispetto. Il punteggio che abbiamo ottenuto, quindi, lo dobbiamo ai ragazzi e alle convocazioni degli atleti che hanno partecipato ai campionati italiani. Quest’anno ne abbiamo avuti tanti con grandi risultati che, in un anno così, non pensavamo minimamente di poter ottenere. Considerando che è ancora tutto un punto interrogativo come portare avanti l’attività, siamo soddisfattissimi di quello che siamo riusciti a fare in questo 2020.

Quale è stato il successo più bello ed emozionante del 2020 della Tennis Training School?
Sicuramente la promozione in A2 della squadra femminile. A causa del Covid i gironi di Serie B sono stati un po’ rivoluzionati e sono stati creati dei raggruppamenti con il criterio della vicinanza geografica, in modo tale da poter fare le trasferte in giornata. Noi eravamo con Emilia Romagnae Roma. L’unica trasferva vera e propria l’abbiamo fatta ai playoff in cui abbiamo incontrato a Bari…e abbiamo vinto! Questo successo è quello che ci ha emozionato di più perché è stato conquistato da tutte ragazze cresciute a Villa Candida in tutti i sensi e che conosciamo da quando avevano 5-6 anni. E poi perché è stato completamente inaspettato, basti pensare che il nostro obiettivo iniziale era la salvezza… Racconto un anedotto: dopo la prima giornata in cui siamo andati a Roma alla Ferratella vincendo 4-0 – quando l’anno scorso in casa perdemmo 3-1 – dissi che con questa vittoria almeno eravamo salvi… Per noi era già un grande obiettivo partecipare alla Serie B con le sole forze nostre in campo. Tutte le altre squadre, infatti, hanno giocatrici ingaggiate da altri circoli, mentre la nostra è una squadra nata e cresciuta a Villa Candida. Dopo aver vinto la prima, quindi, c’è stato tutto un percorso fino alla vittoria. E’ stato il trionfo più emozionante anche perché venivamo da un periodo duro di chiusura perchè c’era anche del pubblico a vederci, con le dovute precauzioni, soprattutto nello spareggio con Bari. Non lo nego: è stato uno dei successi più belli di sempre a livello di squadra. A livello individuale avevamo vinto e ottenuto grosse soddisfazioni in passato, ma questa promozione, in quest’anno così particolare, ottenuta quando da poco avevamo ripreso a gareggiare, è stata una cosa bella per le ragazzi e i maestri che li hanno allenati in tutti questi anni. C’è poco da dire: p stata la ciliegina della torta del 2020!

Quali sono gli obiettivi sportivi per il 2021?
La nostra speranza, prima di tutto, è quella di poter riprendere il discorso interrotto con tutta quella fascia di bambini sotto gli 8 anni che abbiamo fermato il 15 ottobre. Il primo vero obiettivo sportivo è quello di Gianmarco Moroni che andrà a giocarsi le qualificazioni per Australian Open. Partirà il 6 gennaio e le qualificazioni le farà a Doha (Dubai), non in Australia. Questo è il primo appuntamento importante del nuovo anno e, se si qualificherà, giocherà gli Australian Open a inizio febbraio. Attualmente, comunque, abbiamo i ragazzini che stanno giocando i tornei, come il Lemon Bowl di Roma. Poi ci saranno i tornei dei nostri ragazzi che sono molto desiderosi e vogliosi di riprendere a giocare in Italia e all’estero come hanno fatto sempre. Motivo per cui tanti si sono trasferiti a Foligno per allenarsi meglio.La speranza è che ritorni in maniera graduale tutto alla normalità.

Come società, invece, quali obiettivi vi ponete?
Continueremo a puntare con forza sui giovani, perchè ne abbiamo tanti e di valore. Siamo forse l’unica realtà in Italia ad avere 30 e 40 giocatori fissi tra Prima e Seconda Categoria che si sono trasferiti a Foligno e stanno qui tutto l’anno per allenarsi. Tra questi ci sono tanti giovani e ragazzi under 16 e under 14 di estremo valore. Nostro obiettivo è farli crescere e far crescere il vivaio. Un esempio? Ginevra Batti, giovanissima, che ha fatto le semifinali dei campionati italiani Under 11. E ne abbiamo tanti, dietro di lei e più piccoli, che sono potenzialmente ad alto livello nazionale e che stanno facendo in Lemon Bowl a Roma. Quello per cui vogliamo continuare a prepararci per far crescere non solo i giocatori già affermati, ma, come successo con la promozione in A2, prendere dei bambini dal vivaio e portarli ai più alti livelli. Sappiamo che non sarà sempre possibile ripetere quanto è accaduto quest’anno con la squadra femminile, ma vogliamo avere in ogni annata dei giocatori di vertice in ogni categoria. Lo sforzo lo stiamo facendo anche a livello strutturale. Abbiamo coperto quello che era il campo da calcetto per farne una palestra per l’attività motoria di 1000 metri quadri. Lo stesso sta facendo il fisioterapista Mauro Proietti con il suo centro all’avanguardia di fisioterapia, dandoci una grossa mano nel settore della prevenzione degli infortuni. Sono tutti sforzi per mettere nelle condizioni migliori possibili i giocatori, i ragazzi e le loro famiglie.

Si ringrazia Fabrizio Alessi per la cortesia e la disponibilità mostrate in occasione di questa intervista.

 

 

 

 











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