SPOLETO – Domenica 4 maggio 1949, domenica 4 maggio 2025. Mentre a Torino alla Basilica di Superga i tifosi granata ricordavano i giocatori del Grande Torino, in Umbria e precisamente a Spoleto si consumava la fine di un settore giovanile di una società nata proprio per onorare le vittime di quella sciagura aerea ovvero la Superga 48.

Ma perché 48 e non 49? A porre questa domanda ai dirigenti rossoblu era stato anche il giornalista del rotocalco Rai Dribbling che, qualche anno fa, dedicò uno splendido servizio proprio alla Superga 48. Ebbene la società spoletina oggi rischia di balzare ancora alle cronache nazionali per un’altra vicenda dettata da un incredibile coincidenza.

Si perché domenica scorsa 4 maggio, proprio nel giorno della commemorazione dell’incidente di Superga la squadra Allievi A2 non si è presentata all’ultima giornata di campionato in casa dell’Orvieto ed è arrivato ieri sera (comunicato n° 2010) il responso del giudice sportivo: partita persa 3 a 0 a tavolino, un punto di penalizzazione, ma anche 103 euro di multa.

Una chiusura di stagione amara o meglio amarissima per la società rossoblu, che di recente ha annunciato di rinunciare al proprio settore giovanile, avviando dal prossimo anno una collaborazione con lo Spoleto. All’Ivo Rutili di Baiano quindi rimarrà solo la Scuola Calcio (foto) e quindi la retrocessione della squadra Under 17 è praticamente indolore.

È chiaro che a Baiano c’è un po’ di amarezza per la fine del settore giovanile, ma la storia della Superga 48 rispecchia ciò che sta avvenendo a Spoleto ed in Umbria alle prese già da qualche anno con un forte calo demografico.

 

LA REPLICA DELLA SUPERGA 48