SPOLETO – Cinque mesi di inibizione per aver insultato l’arbitro e gli assistenti. E se gli avesse appoggiato una mano sulla spalla? Probabilmente il Giudice Sportivo lo avrebbe squalificato fino al 30 aprile del 2051.

Effettivamente rileggendo bene le motivazione della pesante squalifica decisa dal Giudice Sportivo, riportate nel comunicato del CRU n° 98 nei confronti del dirigente dello Spoleto in seguito ai fatti avvenuti al termine della partita tra Spoleto e Bastia qualche riflessione è più che lecita.

Innanzitutto è assurdo che per arbitrare una partita del campionato di Eccellenza umbra, venga designato (con pagamento a rimborso chilometrico) un arbitro di Napoli. Ma da Rieti, Macerata o Arezzo non era possibile? Poi l’Aia non si lamenti che non ci sono fondi economici.

Ma veniamo al dunque: il direttore di gara ha descritto minuziosamente l’episodio di fine partita riportando dettagli che a nostro avviso non sono determinanti per una squalifica di cinque mesi.

Ora dello stesso avviso sarebbe anche il legale dello stesso direttore sportivo dello Spoleto, che sta seriamente valutando di presentare il ricorso contro la decisione del Giudice Sportivo.