NORCIA – A nove anni dal sisma del 2016 il Comitato per Norcia scrive al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ma anche alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni per fare il punto su una ricostruzione, che stenta ancora a decollare e che ha effettivamente messo in evidenza disparità di trattamento, penalizzando forse chi dal terremoto ha subito i danni maggiori, non solo materiali ma anche da un punto di vista sociologico.
Non tralasciate la ricostruzione delle strutture pubbliche indispensabili per la vita sociale delle comunità, come ad esempio scuole, ospedale, casa di riposo, sede comunale, teatro e tanto altro.
Particolare attenzione viene rivolta ai giovani dei territori colpiti dal sisma e per quanto riguarda Norcia il comitato pone l’evidenza sulle problematiche legate alla ricostruzione dell’edificio scolastico perché oggi, dopo nove anni, gli studenti nursini sono ancora costrette ad andare a scuola nella sede provvisoria. Stessa cosa per gli impianti sportivi.
“Le Istituzioni preposte – scrive iul comitato – dovrebbero concentrare i loro sforzi sulla rapida ricostruzione dei fabbricati che ospitano servizi, istituzioni ed enti che sono supporto essenziale di un territorio.
Non è plausibile che dopo nove anni le Scuole non sono state ancora ricostruite e sono bloccate perché le Istituzioni locali vogliono realizzarle su un’area notoriamente archeologica, dove sono riemersi i resti della Norcia romana, che speriamo non vengano occultati, come avvenuto in passato, opera da realizzare distruggendo la piscina comunale e il campo sportivo centrale.
Sta di fatto che dopo nove anni i nostri ragazzi fanno lezione nei prefabbricati e non hanno ancora una palestra. Le lezioni di educazione fisica vengono svolte all’aperto, malgrado i primi freddi invernali, in quanto la Provincia non ha ancora montato la tensostruttura provvisoria.
Ci sono due palestre che il terremoto non ha distrutto, hanno lievi danni, con pochi interventi potrebbero essere utilizzate. Come potrebbe essere utilizzato il Pala Boeri, visto che è stato dissequestrato, per scopi scolastici, ma anche come luogo di rifugio in caso di terremoto”.







