FOLIGNO –  Il Centro Sportivo Italiano di Foligno ha voluto ricordare Mario Mingarelli, professore e grande uomo di sport con la consegna alla moglie Rinaldina e alla figlia Moirail discobolo d’oro. Un prestigioso riconoscimento che l’Ente di promozione nazionale assegna a chi si è particolarmente distinto nell’associazione sportiva e nello sport in generale. Il presidente e il consiglio di presidenza del Csi Foligno hannoconsegnato il discobolo d’oro e la pergamena durante una cena  presso la Mangeria di Bevagna.

Il presidente Noli ha dato lettura della motivazione che ha portato il Csi ad assegnare il riconoscimento a Mario Mingarelli scomparso a ottobre dello scorso anno a seguito di un improvviso malore. Professore di educazione fisica nella scuola media, “Mister Mingarelli”, come era chiamato ha saputo farsi amare dai suoi ragazzi anche oltre i tre anni scolastici. Stimato e apprezzato per le sue qualità umane, ha sempre ricercato il bene dei giovani facendone diventare una priorità.

“A scuola, nelle società sportive, nei vari appuntamenti sportivi lui è stato in prima linea senza guardare l’orologio, dedicando tutto il tempo che aveva a disposizione ai ragazzi, allo sport in generale – ha detto Noli – Un uomo che ha sempre avuto tempo per tutti. Si è sempre impegnato per lo sport ma anche sul sociale e in politica, diventando assessore nella sua amatissima Nocera.

È stato un esempio per tutti i giovani che hanno potuto apprezzare e vivere attraverso i suoi insegnamenti e la correttezza espressa in tutte le sue forme, uno sport sano, competitivo sì ma rispettando le regole e, soprattutto, “l’altro”.

Ha partecipato alla realizzazione del Palio delle scuole e alle varie iniziative di formazione Csi ed alla creazione del settore giovanile nelle società che ha allenato, Vis Foligno e Julia Spello Torre affiliate al Comitato Csi di Foligno.

A ricevere il discobolo e la pergamena una commossa Rinaldina, moglie di Mario, e Moira sua figlia, insieme al genero del Mister e alle piccole nipotine, Bianca e Virginia.  Presente anche il presidente del Coni, Domenico Ignozza che ha voluto ricordare il suo amico Mario. “Io e Mario abbiamo condiviso la gioventù. Siamo entrarti nelle stesso giorno nella caserma di Spoleto nel lontano 1972, cinquant’anni di conoscenza condividendo momenti di sport e di amicizia. Con la sua scomparsa il mondo sportivo e del volontariato ha perso un grande protagonista”.

 

 











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