CASTEL RITALDI – In seguito alle pesanti sanzioni idisciplinari nflitte dal giudice sportivo a La Castellana interviene il direttore sportivo Angelo Di Giacomo squalificato fino al mese di agosto.

Ora basta veramente. Partiamo dal presupposto che come società siamo assolutamente d’accordo che si debba fare sempre di più contro la violenza sugli arbitri. Detto questo, credo che si debba fare altresì di più affinché le società e i dirigenti siano tutelati su ciò che gli arbitri scrivono sul referto che poi arriva al giudice sportivo.

Nella partita di domenica 3 marzo succede tutto intorno al 49’ del secondo tempo, ma io voglio partire dal comunicato uscito ieri sera. Il giudice sportivo scrive che “il Di Giacomo, al termine della gara, mentre l’arbitro stava rientrando negli spogliatoi, gli sputava contro da una distanza di tre metri senza, tuttavia, colpirlo”.

Premesso che non ho assolutamente sputato mi chiedo come sia possibile, visto che mi trovavo fuori dal recinto di gioco (ad oltre 50 metri dall’arbitro ndr) essendo stato espulso in precedenza? Come si può rovinare la reputazione di una persona che, per lavoro, collabora con società sportive, soprattutto settori giovanili?

Siamo sicuri che quanto scritto per i giocatori Lilli Andrea (4 giornate) e Bibiani Luca (8 giornate) sia vero allora? È possibile che questi ragazzi, perché di ragazzi giovani stiamo parlando, possano scrivere quello che vogliono senza che nessuno faccia niente?

Credo che l’arbitro non sia il nemico, credo invece che sia una parte essenziale del gioco, ma è opportuno che mantenga un comportamento mite e corretto. Scrivere il falso è una cosa veramente grave e chiediamo che qualcuno paghi per questo!…











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