ROMA – Giornata a dir poco concitata nella sede nazionale della Fit di Roma a causa del “giallo della classifiche 2021”.
Questa mattina sul portale ufficiale della Federazione i tennisti italiani hanno trovato una bella sorpresa. Con circa due settimane di anticipo rispetto al 2019, la Fit ha pubblicato l’aggiornamento delle classifiche nazionali 2021. I lettori più attenti non hanno perso l’occasione di consultare il documento e la notizia della pubblicazione delle nuove classifiche si è velocemente diffusa tra gli addetti ai lavori attraverso chat e social network. Ebbene solo in pochi hanno avuto la fortuna di poter consultare il documento perchè già in tarda mattinata è stato rimosso dal portale.
È bastato poco tempo per scatenare la protesta di diversi tennisti, che hanno potuto constatare delle anomalie in merito all’aggiornamento della propria classifica. C’è chi pur avendo accumulato i punti per la promozione si ritrovato la stessa classifica del 2019. In altri casi invece c’è chi pur avendo centrato la salvezza si è ritrovato retrocesso. Ma cosa è successo? Qualcuno ipotizza che nel calcolo dei punti non siano stati inseriti quelli guadagnati nei tornei disputati nel mese di novembre, mentre altri chiedono spiegazioni sui punti assegnati con i doppi. Effettivamente che nel documento pubblicato ci fosse qualcosa di inesatto è stato confermato dalla Fit stessa, che ha provveduto a rimuovere le classifiche.
La Fit comunque alla fine del mese di ottobre aveva chiarito a proposito del metodo per la compilazione delle classifiche federali 2021, poi visto lo stop dovuto al lockdown ha prolungato la stagione fino al 30 novembre. Già dalla fine del 2019 comunque si parlava di nuove regole per l’armonizzazione e di un numero chiuso di tennisti di II categoria, ma non si è mai fatto esplicito riferimento ad un eventuale blocco delle retrocessioni, se non per comprovati motivi di salute.
Ora non resta che attendere la pubblicazione del nuovo documento con la speranza che questa volta non ci siano spiacevoli sorprese.
