PESARO – Il miglior portiere in una delle peggiori difese di tutto il campionato (56 reti subite). Ci ha pensato il numero 1 Alessandro Farroni (foto) a rendere più agevole la salvezza della Vis Pesaro. Il 24enne spoletino ex Foligno è stato il miglior giocatore della Vis ed è stato decisivo in molte partite, permettendo alla squadra di conquistare l’obiettivo salvezza, sfiorando addirittura i play off.

“È stata la mia stagione migliore – afferma Alessandro nell’intervista rilasciata a il Resto del Carlino – Il nostro obiettivo era raggiungere una salvezza tranquilla. Ma rimane un po’ di rammarico per i mancati playoff”.

Quella di quest’anno è stata la stagione della consacrazione per il giovane numero 1 che trasferito a titolo definitivo, finalmente alla Vis Pesaro ha trovato chi gli ha dato fiducia, ma soprattutto l’ambiente giusto per potersi esprimere al massimo.

La Carriera
Cresciuto nelle giovanili della Voluntas e del Perugia, dopo le esperienze in serie D con Foligno e L’Aquila, è approdato nel mondo del calcio professionistico a Matera, dove però ha giocato solo metà stagione perché nel gennaio del 2019 è stato acquistato dalla società amaranto. Il direttore sportivo Massimo Tainbi (ex portiere del Milan) ebbe l’occhio lungo ed ha intravisto nell’estremo difensore umbro la possibilità di crescita. Alla Reggina, ha vinto il campionato di Lega Pro, ma ha giocato poco e l’anno scorso a febbraio è passato in prestito alla Juve Stabia per disputare ancora metà stagione, ancora in Lega Pro.

“Per me Reggio è stato un punto di partenza importante tra i pro – afferma ancora Farroni nell’intervista – Mi ha lasciato molto. Il rammarico c’è perché non sono mai riuscito a dimostrare il mio valore in una piazza così importante”.

Il suo futuro è alla Vis Pesaro, ma prima di pensare al prossimo campionato c’è un altro impegno importante per la vita di questo ragazzo che concilia sport e studio.

“A fine mese tornerò a casa – rivela Alessandro – mi manca un esame per la laurea in Scienze Motorie all’università di Messina, a giugno, poi a ottobre dovrei laurearmi”.

 

 











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