PERUGIA – I calciatori minorenni umbri sono ormai fermi da oltre due mesi, ma il Presidente del Cru Figc, Luigi Repace se ne accorge solo ora. È chiaro che fino a due settimane fa aveva ben altro da fare, visto che era impegnato delle elezioni per il rinnovo del consiglio direttivo del CRU, ma ora finalmente dopo l’ultima ordinanza della Presidente della Regione, che proroga lo stop degli allenamenti individuali a tutti gli sportivi minorenni che militano in squadre che partecipano ai campionati regionali e provinciali, ha trovato il tempo di intervenire sul tema, scrivendo una lettera a quella stessa Presidente della Regione, che due settimane ha è stata tra le illustri ospiti della cerimonia organizzata dal CRU nell’ambito dell’assemblea tenutasi nella sede di Prepo.

Nella lettera inviata alla Presidente Tesei, riportata integralmente dal portale del calcio umbro settecalcio.it il Presidente Repace evidenzia “come il persistere della situazione di interruzione forzata del calcio in Umbria determinerà gravi conseguenze sia a livello fisico, ma soprattutto a livello psicologico sui nostri giovani, già fortemente condizionati dall’isolamento di cui sono stati vittime nel corso della crisi pandemica”.

Un aspetto che per Repace sembra quasi essere marginale rispetto al terrore di perdere tesserati a vantaggio di altri sport: “molti calciatori tesserati per le Società calcistiche, alla luce delle limitazioni imposte, hanno abbandonato la propria attività in favore di altre discipline sportive, il cui svolgimento non è bloccato dalle Ordinanze Regionali”.

Lo stesso presidente del CRU mette sullo stesso piano gli aspetti fisici e psicologici dei ragazzi e quelli economici legati alla sopravvivenza delle società e si domanda: “come le Società potranno sopravvivere e proseguire la propria attività da un punto di vista prettamente economico, alla luce del fatto che nessun contributo o sostegno è previsto in favore del mondo dilettantistico. Perdere i propri tesserati e, conseguentemente, le quote di iscrizione ai Settori Giovanili e Scolastici, potrebbe significare la scomparsa del calcio dilettantistico”.

Per questi ed altri motivi quindi lo stesso Repace chiede di rivedere l’ordinanza permettendo ai giovani minorenni di riprendere in sicurezza almeno gli allenamenti individuali.

 

 











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