SPOLETO – Il Palatenda di via Laureti torna al Comune. Ad annunciarlo è stata la Usl Umbria 2 con una nota inviata agli organi di stampa.

“L’Azienda Usl Umbria 2 rende noto che il punto vaccinale al Palatenda di Spoleto chiuderà il prossimo 30 ottobre. Dal primo novembre le attività vaccinali antiCovid verranno effettuate nella sede dei servizi territoriali in via Aldo Manna a Spoleto con apertura dal lunedì al sabato dalle ore 8.30 alle ore 13.30

Si informa la cittadinanza che tutte le vaccinazioni già programmate successivamente a tale data verranno reindirizzate e riprogrammate dagli uffici preposti presso la struttura sanitaria territoriale dell’Azienda Usl Umbria 2 di via Aldo Manna che ospita i poliambulatori, le Aft e la postazione tamponi “drive through”.

La direzione strategica dell’Azienda Usl Umbria 2, il direttore generale Massimo De Fino, la direttrice sanitaria Simona Bianchi, il direttore amministrativo Piero Carsili, la direttrice del distretto sociosanitario di Spoleto Simonetta Antinarelli e la coordinatrice medico del team vaccinale Sonia Gallo rivolgono un vivo ringraziamento, per la collaborazione ricevuta, al Comune di Spoleto, alla Protezione Civile e ai volontari che in questi mesi hanno supportato il lavoro degli staff sanitari”.

Il Palatenda quindi torna al Comune di Spoleto, che dovrà decidere se metterlo nuovamente a disposizione delle associazioni sportive della città. A dire la verità, prima di destinare la struttura a centro vaccinale l’amministrazione comunale aveva pubblicato un avviso di interesse per individuare un gestore e si era presentata la ACSI.

Ora bisognerà capire quali saranno le intenzioni della nuova amministrazione comunale guidata dal sindaco Andrea Sisti. L’impianto sportivo, prima dell’arrivo della pandemia, veniva utilizzato da varie società sportive. L’amministrazione De Augustinis infatti, dopo anni, lo aveva messo a disposizione del movimento sportivo locale. L’impianto, completato ormai da diversi anni, era rimasto chiuso a causa degli elevati consumi energetici, indispensabili per mantenere all’interno una temperatura consona per la pratica sportiva. La struttura infatti, come noto, non è dotata di doppio telo e la dispersione di calore, nei mesi invernali, è un problema noto sin dal termine dei lavori per la realizzazione. Questa situazione rende i costi di gestione insostenibili. Urge quindi intervenire assolutamente per attivare un progetto di riqualificazione energetica per abbattere i costi.

Il tema della sostenibilità sta particolarmente a cuore al sindaco Andrea Sisti, che ha la grande occasione, grazie anche alla “miopia” di chi lo ha preceduto, di ammodernare l’intero sistema dell’impiantistica sportiva cittadina quasi a costo zero. Sistemi di riscaldamento obsoleti, tecnologie vecchie di 40 anni pesano gravemente sulla gestione di tutti gli impianti sportivi della città (stadio comunale,palatenda, piscina comunale e palarota (di proprietà della provincia ma in gestione al comune)). I costi di gestione sono talmente elevati che qualsiasi intervento di riqualificazione si potrebbe ammortizzare a costo “zero”. Inoltre in questo momento sono disponibili diversi strumenti messi a disposizione del dal governo per intervenire proprio su queste specifico argomento.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 











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