LECCE – Vincere aiuta a vincere. È una massima del mondo dello sport, che può fare sua il giovane tecnico spoletino Simone Cruciani (foto con Coach Fanizza). Nel fine settimana il 34enne allenatore ha messo al collo ancora una medaglia d’oro.

La nazionale maschile under 18 ha vinto a Lecce i campionati Europei di pallavolo battendo in finale per 3 a 0 la Repubblica Ceca. Gli azzurrini l’impresa la hanno compiuta in semifinale superando al tiebreak la favorita Polonia. L’oro europeo arriva dopo quello del campionato del mondo under 19 conquistato nell’agosto del 2019 in Tunisia.

In nazionale Cruciani è un collaboratore del tecnico Vincenzo Fanizza, ma lo spoletino è un vincente anche a livello di club. Tre anni fa a Siena nel ruolo di secondo allenatore ha conquistato la promozione in Superlega, mentre l’anno scorso solo il Covid lo ha privato della prima vittoria importante da primo allenatore. Il suo Portomaggiore ha dominato il girone E del campionato di serie B ed avrebbe vinto il campionato. La A3 è arrivata ugualmente ed ora con l’oro al collo Cruciani è pronto al debutto nella pallavolo di serie A.

Cruciani ha commentato così l’oro europeo:

“Raccontare a parole questo capolavoro mi risulta difficile ma ci provo. Sono stati due mesi a livello sportivo tosti, giornate piene di incertezza, una situazione intorno a noi difficile che più di una volta ci ha fatto pensare che l’Europeo, il nostro sogno, svanisse sul più bello. Noi non potevamo far altro che lavorare e crederci sempre, tra tamponi e seriologici, tra allenamenti e momenti di condivisione abbiamo provato a organizzare il tutto nei minimi dettagli. I ragazzi sono stati lontani dai loro affetti per tanto tempo , hanno vissuto tutto come in una bolla, ma si sono fidati di noi, del lavoro quotidiano e di tutto quello che provavamo a dargli. Poi c’è Vincenzo, la nostra guida, sempre pronto a tenersi tutti sulle spalle e andare, a testa bassa, verso l’obiettivo comune che ci eravamo prefissati. Poi c’è lo staff, composto da amici e da grandi professionisti. Un’alchimia naturale che ha trasmesso a questo gruppo dei valori importanti e una mentalità operaia, che stasera, dopo 23 anni,ha permesso alla nazionale pre juniores di mettere al collo la medaglia d’oro all’Europeo. Voglio dedicare questa medaglia alla mia famiglia, a Chiara e a Olimpia che sono la mia vita.”











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