ST GEORGE (Utah – USa) – Qualche giorno è passato dall’impresa (perché di questo si tratta) portata a termine nello Utah da Azzurra Ministrini, socio effettivo del MTB Club Spoleto, e siamo riusciti a contattarla ed a scambiare un po’ di impressioni sulla gara. È ancora negli Stati Uniti e si sta godendo un po’ di paesaggi dell’Arizona, prima di rientrare a Dubai dove si occupa della gestione di sei piscine; lei che, prima di dedicarsi al triathlon, era un’ottima nuotatrice difendendo i colori de La Delfino Nuoto.

Prima di tutto ci facciamo spiegare cosa è una Ironman 70.3…
“70.3 sono le miglia percorse nella prova; circa 113 km, di cui quasi due di nuoto, 90 di bici ed i restanti 21 di corsa (una mezza maratona a chiudere, tanto per gradire n.d.r.)

E come ti sei qualificata per questa sorta di campionato mondiale?
“Ci sono state gare di ingresso in tutto il mondo ed io ho partecipato a quella di Dubai. E ce l’ho fatta per la seconda volta, dopo il 2018”.

Parlaci un po’ della gara…
“I paesaggi intorno a St.George sono meravigliosi e ti stimolavano a dare il massimo. Per quanto riguarda il nuoto si è gareggiato su acqua dolce con poche virate, quindi è corso via tutto molto agevolmente. Il problema è stata la parte in bicicletta perché, oltre a dover raggiungere un’altitudine di tutto rispetto di 1531 metri, ci si è messo prima un vento così forte che sembrava sbilanciarti e poi la pioggia, senza farsi mancare anche un po’ di grandine; il tutto dopo una settimana molto calda in cui pregavamo per un po’ di fresco”

Per la in bici avresti dovuto chiedere aiuto a tuo fratello Luca…
“Ma no! Anche se, per la parte in discesa, che temo particolarmente dopo una brutta caduta non troppo lontana nel tempo, magari si poteva fare…”E, comunque,

non è finita lì, avendo mezza maratona da correre.
“Però con il tempo che era migliorato ed il fatto di rientrare in città, tutto sembrava più concreto e l’obiettivo molto più vicino, anche perché la parte della corsa era su due giri”

Il tutto in circa sei ore.
“In questi casi, credimi, il tempo passa in secondo piano; si vuole arrivare ed indossare la medaglia del finisher”.











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