SPOLETO – Incredibile ma vero: C’è un soggetto interessato a gestire il palatenda di via Laureti. A presentare la domanda alla manifestazione di interesse pubblicata dal Comune di Spoleto è l’ACSI (Associazione Centri Sportivi Italiani) di cui fa parte la Volley Spoleto.

Incredibile perché le condizioni dettate dall’avviso pubblico sono proibitive, visto che le spese di gestione sarebbero difficilmente sostenibili da qualunque società sportiva, ma anche da qualunque ente di promozione sportiva come il CSI.

Il concessionario gestirebbe l’impianto per otto anni. L’ammontare annuale del canone dovuto all’Amministrazione a base della procedura di selezione è di € 1.000. Il valore della concessione per l’intero periodo di affidamento ammonta a presunti euro 7.833,00

OBBLIGHI DEL CONCESSIONARIO
Tra gli obblighi del concessionario al punto D si specifica che dovrà “prendersi carico di tutte le spese per i consumi ed utenze, per la gestione ed utilizzo dell’impianto sportivo (a titolo meramente esemplificativo: energia elettrica, metano, acqua, raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani, ecc..); resta inteso che le utenze dovranno essere intestate a proprie spese, entro 1 mese dalla sottoscrizione della convenzione, in caso contrario la concessione sottoscritta si considererà risolta immediatamente”.

Il gestore dovrà garantire l’accesso gratuito alle scuole, ma “I proventi delle tariffe, laddove previste, per l’uso dell’impianto da parte di terzi autorizzati saranno introitati dal concessionario. E’ vietato richiedere tariffe superiori a quelle stabilite annualmente con deliberazione della Giunta Comunale.”

Ebbene a causa delle note carenze strutturali è evidente che i costi da sostenere per il concessionario-gestore sono esorbitanti soprattutto quelli inerenti le spese  per mantenere all’interno dell’impianto in inverno una temperatura consona per praticare attività sportiva. E chiaro che le entrate derivanti dall’affitto alle società sportive locali coprono solo in minima parte le spese, ma in comune nell’avviso indica la soluzione per riequilibrare il bilancio e quindi per tagliare i costi di gestione.

Tra gli obblighi del concessionario infatti è inserita la partecipazione a bandi per accedere a contributi per migliorare l’efficientamento energetico dell’impianto assegnato, come ad esempio il Superbonus 110%.
Ebbene il concessionario dovrà individuare soluzioni diverse dal Superbonus 110%. L’Agenzia delle Entrate nella circolare n° 24 E del mese di agosto infatti precisa alla voce

ambito soggettivo di applicazione del superbonus”, che il finanziamento può essere richiesto dalle associazioni e società sportive dilettantistiche “limitatamente ai lavori destinati ai soli immobili adibiti a spogliatoi”.

Peccato che gli spogliatoi del palatenda sono dei container e non hanno bisogno di particolari interventi per l’efficientamento energetico.

Naturalmente trattandosi solo di una manifestazione di interesse il soggetto che ha presentato la domanda non è obbligato a procedere e può rinunciare ad un eventuale affidamento diretto da parte del Comune.

 

 

 











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