SAN COLOMBANO CERTENOLI – Festa grande e, soprattutto, festa rosa tra Foligno e Terni grazie a Giacomo Serangeli. LoJuniores originario della “Città di San Valentino” ha infatti portato il ciclismo umbro in vetta al Giro d’Italia Ciclocross, imponendosi nella generale finale di categoria dopo aver indossato la casacca di leader per tutta la seconda parte del circuito.

Una maglia onorata davvero fino all’ultima pedalata da parte dell’alfiere della ASD DP66, che domenica ha concluso sul podio, nonostante risultasse una mera formalità ai fini della classifica, anche la frazione conclusiva di San Colombano Certenoli. Pur con la rosa già aritmeticamente in cassaforte Serangeli ha infatti inscenato un bel confronto con il corregionale Mattia Proietti Gagliardoni (FAS Airport Services-Guerciotti) e il lombardo Mattia Agostinacchio (Beltrami TSA Tre Colli), su un terreno a tratti gelato e, di conseguenza, piuttosto insidioso a livello di guidabilità. Una contesa in cui il ternano classe 2007 ha messo in mostra la consueta pulizia tecnica, cedendo il passo ai rivali, con Agostinacchio poi primo al traguardo, solo nell’ultima tornata. La 3° piazza di giornata non ha fatto altro che legittimare ulteriormente un trionfo in classifica costruito grazie a un rullino di marcia davvero notevole. Delle 6 manche complessive Serangeli ne ha portate infatti a casa due (a Follonica e a Cantoira), facendo registrare come “peggior risultato” il 4° posto di Osoppo. Una cavalcata frutto anche della perfetta sinergia tra il team friuliano della DP66 e l’UC Foligno, con quest’ultima che, attraverso il lavoro del coach Fortunato Baliani, ha garantito al proprio pupillo (prestato per la campagna invernale alla formazione guidata da Luisa Pontoni) un fondamentale supporto nella preparazione settimanale.

Emozione mista quasi a meraviglia traspaiono anche dalle parole dello stesso Serangeli, pronto però a rilanciare verso una seconda parte di stagione che può riservare altri ambiziosi obiettivi: “Se a settembre mi avessero preannunciato una cosa simile avrei faticato a crederci. La svolta c’è stata solo dopo la tappa di Follonica. Quella vittoria mi ha portato non solo la maglia, ma anche una consapevolezza che mi ha spinto ad affrontare con ancora più sicurezza e determinazione le ultime manche. Da qualche settimana sento che sto lavorando nella giusta direzione su tanti dettagli, a partire dall’alimentazione. Adesso riesco a gestirmi al meglio, sia durante la settimana che nel pre-gara, per presentarmi ai blocchi di partenza con le giuste energie da spendere. Merito anche del sostegno che mi stanno dando sia la DP66 che l’UC Foligno. Tutto ha funzionato alla grande sin dal primo giorno e penso che, tutti insieme, stiamo portando avanti un percorso davvero incredibile. Il bello nel Ciclocross arriva però proprio dal mese di dicembre in poi. Sono già focalizzato per tornare in azzurro in qualche tappa di Coppa del Mondo e, magari, per strappare la convocazione anche per la rassegna iridata”. Più che un punto d’arrivo quello del Giro dovrà essere dunque un trampolino di lancio verso un inverno che, dopo il rosa, potrebbe iniziare a tingersi sempre più d’azzurro.











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