RICCIONE – Quella che vi stiamo per raccontare è un’incredibile storia di sport… Per un giovane nuotatore di alto livello gli appuntamenti importanti nell’arco di una stagione non sono molti e quindi anche la sorte gioca spesso un ruolo importante perché possono capitare imprevisti, che lo mettono in difficoltà proprio nel momento della gara.

È quello che è successo a Lucrezia Mancini, che nel fine settimana è stata protagonista sfortunata del Campionato Italiano Open in vasca corta, andato in scena alla piscina comunale di Riccione.

Una tre giorno da incubo con finale però in bellezza. Debutto amaro giovedì perché debilitata e quasi prima di forze per questioni al femminile nelle batterie dei 100 rana non va oltre il 24° posto con il tempo di 1’09’67.

Il riscatto arriva venerdì mattina perché nelle batterie dei 50 nuota in 38’’ netti, vince lo spareggio ed accede alla sua prima finale B nei 50 in vasca corta. Appuntamento al pomeriggio, ma incredibilmente Lucrezia non si presenta ai blocchi di partenza. Cosa è successo? Nel pomeriggio, in albergo, è stata vittima di un incredibile incidente domestico e accompagnata dal tecnico Piero Santarelli è dovuta andare al pronto soccorso. Presa in cura dai medici è stata dimessa solo in serata.

Lucrezia non si ferma davanti a niente e ieri mattina con una protezione speciale al viso si è presentata ai blocchi di partenza delle batterie dei 200, centrando la qualificazione alla finale A con un ottimo 2’26’’84, 8° tempo davanti niente meno che a Benedetta Pilato (2’27’’49).

Il capolavoro è arrivato il pomeriggio con la 2008 della Spoleto Nuoto che ha chiuso al 7° posto con il tempo di 2’26’’38. Si tratta del miglior risultato agli Assoluti di una breve ma intensa carriera, che viste le condizioni e le vicissitudini rimarrà bene impresso nella mente di questa giovane e coraggiosa atleta, che oltre a saper nuotare ha dimostrato ancora una volta di aver talento e carattere.

FANTASTICA LUCREZIA…

 

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