BORMIO – Un’edizione da leggenda quella 2025 della Alta Valtellina Bike Marathon disputata ieri in Lombardia, che ha aggiunto, alle proverbiali difficoltà di un percorso durissimo in salita e tecnico in discesa, anche una fitta pioggia che ha bersagliato incessantemente i bikers sin dalle primissime battute.
“Più del freddo in sé – racconta Luca Paloni, uno degli “eroi” del MTB Spoleto, che ha partecipato – è stata l’umidità il vero nemico, con mani e piedi che sembravano ingovernabili, nonostante le protezioni. Sarà una gara che faremo veramente fatica a dimenticare”.
Portare a termine i 100 chilometri del percorso marathon con gli oltre 3000 metri di dislivello positivo (con picchi del 30%) è stata un’autentica impresa (è stato registrato un tasso di ritiro superiore al 40%); ma onore al merito anche a chi non ce l’ha fatta, per il freddo e per motivi tecnici (peccato per Leonardo Lancia che ha dovuto abbandonare quando veleggiava tranquillamente sul podio nella categoria M7+).
Il migliore di tutti gli spoletini, come da pronostico, è stato Gianluca Paloni che, nonostante sia stato fortemente penalizzato dal maltempo, ha chiuso di poco fuori dai 10 nella categoria M3, sfiorando anche i primi 100 assoluti. Molto bene anche Marco Buompadre (14° nella M4).
Hanno chiuso la prova sotto le dieci ore anche Daniele Chiodetti e un eroico Romano Menichini (tra i più “adulti”). Una menzione particolare va all’unica donna al via: Claudia Succhielli ha portato a termine la prova in poco più di dieci ore, scortata dalla sua dolce metà Luca Paloni e da Simone Pettinari; per Claudia la grande soddisfazione di aver indossato la medaglia dei finisher, nonostante le tante tentazioni di abbandonare lungo il percorso. Da segnalare anche Vittorio Sanzari che ha chiuso la prova del percorso endurance: 76 chilometri non erano pochi ieri.