VALLE UMBRA – Questa settimana per la rubrica Penalty di gabriele mela arriva un top player. Ha scritto la storia recente di Foligno, ma a Spoleto fu uno degli uomini della Fortis dei Miracoli di Marcello Pasquino che conquistò la serie C2. È un portiere che in carriera ha vestito le maglie di tante società.

Ciao Calciofili ! Come promesso oggi facciamo una gita “fuori porta”. Ci abbiamo messo una ventina di minuti in auto.

Siamo a Rasiglia, una frazione montana del comune di Foligno, conosciuta pure come “Borgo dei Ruscelli” o addirittura come la “Venezia dell’Umbria”.

Come potete “vedere” ci troviamo all’interno del paese, immerso nell’acqua. Qui abbiamo appuntamento con un’icona, un idolo, un omone di fama nostrana: la sua storia attraversa perpendicolarmente un po’ tutta l’Umbria, di cui è stato in un passato non troppo passato e nel presente un protagonista indiscusso. “Paloma” è stato la costante bellezza tecnica dei club più popolari e storici della Via Flaminia, quel “Fattore N&P” che ha modificato geneticamente il ruolo del portiere moderno, rilanciandoli ai fasti di un tempo a forza di uscite, parate, rinvii sui piedi ed importanti disimpegni.

Amici, appassionati, curiosi e buongustai calcistici ecco a voi: Nicola Palanca. Nato il 4 Agosto dell’anno domini 1986 qui a Foligno, lu Centru de lu Munnu .

Siete a pranzo? Tra un primo piatto al tartufo e un secondo piatto a base di spezzatino di cinghiale, prima di divorare la rocciata folignate… volete sapere come “Paloma” ha risposto alle domande di Penalty? … ecco a voi l’intervista.

Benvenuto Nicola, dopo un po’ di tempo ci si risente molto volentieri, dunque veniamo a noi. Come e quando ti sei avvicinato allo sport ed al calcio in particolare?
E’ stato un amore a prima vista il calcio o ci sei arrivato per gradi?
Da piccolo osservavo sempre mio Zio che guardava le partite in TV , per quanto non fossimo una famiglia di “pallonari”, con mio fratello Leonardo anche lui portiere ci facevamo i tiri da piccoli! E a me piaceva sempre e solo stare in porta!

Non so se lo sai ma, secondo gli esperti, “I 4 Livelli dell’Essere” sono alla base del processo co-creativo.
Per essere un Co-Creatore consapevole della tua realtà e per realizzare i tuoi desideri, dovresti imparare a creare equilibrio e armonia ai 4 Livelli dell’Essere, in modo da riuscire ad attingere in modo consapevole al tuo Potere dell’Essere per realizzare la realtà che desideri.
Tradotto per noi comuni mortali : Per iniziare questo “viaggio” di scoperta interiore è importante comprendere quali sono i 4 Livelli dell’Essere e soprattutto come creare equilibrio e armonia tra loro.
Corpo mente cuore e anima.
In che proporzione contano in quello che fai? Quanto conta il corpo…lo star bene fisicamente ? Quanto è importante la giusta mentalità ? Il cuore da mettere in campo e non solo? Invece l’anima del vero calciatore ?
Il corpo è fondamentale, me ne accorgo ora che ho 36 anni, l’alimentazione il giusto riposo la cura per se stessi, questo lo fai da pro perchè è il tuo lavoro e da dilettante la sera dopo il lavoro solo se hai mentalità!! Il cuore è fondamentale l’amore per questo sport, come in tutto se si fanno le cose con amore…viene tutto meglio!
l’anima del vero calciatore è la voglia di dimostrare sempre, conta l’oggi SEMPRE!!!

Christopher Lloyd calciofili !!! Christopher Allen Lloyd !!! Uno dei protagonisti della trilogia “Ritorno al futuro”. Avete presente si ?! Impersonava l’anziano e stravagante scienziato Emmet “Doc” Brown che come sua consuetudine esclamava sempre “Grande Giove”!
Per noi questa esclamazione é abbinata ad una sorpresa vista o riconosciuta no? O magari la compiacenza di un nostro ricordo particolare. Per te Nicola invece quale è il ricordo più bello della tua carriera calcistica? Che immagini hai davanti ai tuoi occhi? Ed inoltre … perché è il ricordo più bello per te?
Il più bel ricordo sicuramente il rigore parato a Lacheb in Ternana-Foligno coppa italia di lega pro in notturna un derby che si disputava dopo anni e anni, nei miei occhi ricordo un liberati gremito un campo, perfetto!
è il ricordo più bello perchè avevo la percezioni di essere nel calcio quello vero!! Sentivo la responsabilità di giocare per la squadra della mia città!! Un privilegio che non tutti hanno o hanno avuto!

Nico non sai l’ultima. Mi sono fatto la macchina nuova! Aspetta che te la faccio vedere … et voilá ! Una DeLorean grigio fiammante ! Dai sali facciamo un giretto nel tempo, vedi il display ? Digiti la data che ti interessa e via si parte. Allora vediamo … 07/05/2006 … te gusta ? Aaaaaaa vedo che asserisci … eh sì proprio lei, la partita in cui lo Spoleto venne promosso in Serie C2 !
Spoleto-Armando Picchi 1-0.
Fu un annata molto travagliata, ci furono anche problemi economici. Ricordo che avevate creato un bellissimo rapporto tra voi calciatori, vi aiutavate molto fuori dal campo. Allora raccontaci le 3 tappe cruciali di quella fantastica cavalcata e poi visto che ci sei, raccontaci la forza di quel gruppo.
La forza di quel gruppo era l’alchimia che c’era tra di noi,  la coesione e l’amicizia!!
Oltre le qualità tecniche intrinseche in ognuno… la nostra forza ce la dava il condottiero Mr Pasquino uno degli allenatori più bravi che io abbia mai avuto ancora devo vedere uno che prepara e fa giocare un 3-4-3 come lo preparava e gioca lui!

Correggimi se sbaglio ma quello a Spoleto non è l’unico campionato da te vinto giusto ? Ci hai raccontato dell’avventura in maglia spoletina, ma l’esperienza lungo la Flaminia non era ancora finita. Ti sposti di 28km a nord e ti fermi nella tua Foligno. Due stagioni non consecutive ma molto simili  vero ? Nella prima (2006/07) vincesti la vecchia C2 con una bordata di Petterini al “Enzo Blasone” conto il CuoioPelli e nella stagione 2017/18 vincesti il campionato di Promozione, con Bomber Gjinaj  ed “El Guaje” Braccalenti che formavano una coppia offensiva alquanto forte e prolifica. In primis dacci un voto alla stagione 17/18, in secundis raccontaci la parata più bella o efficace ed in tertiis raccontaci l’aneddoto più esilarante di quelle due stagioni vincenti.
I voti alla stagione se parliamo di Foligno e Spoleto darei un 10 a Spoleto e 9 a Foligno!!!
Anedotti esilaranti ricordo le cene durante il ritiro!!!
la parata più bella è stata quella su Corallo in Paganese – Foligno !!

“Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci.” Sai chi disse questa frase ? É stato un politico, un filosofo ed un avvocato indiano. Mohāndās Karamchand Gāndhī, semplicemente Mahatma Gāndhī.
Di conseguenza se tu dovessi citare un avversario con il quale hai giocato contro e per il quale ricordi un aneddoto particolare che descrive la sfida tra voi due chi ti viene in mente?
Ma guarda, non ho un aneddoto vero e proprio, però ricordo che ai tempi spoletini, per riallacciarmi alla domanda precedente, che sia all’andata che al ritorno, Raffaele Moriani matador del Forcoli mi impensierì molto con i suoi guizzi in aerea e anche sui calci piazzati. Un attaccante di altri tempi proprio.

Non è che per caso sei appassionato di fotografia ? Hai mai fatto corsi di fotografia … cose così? Non so … magari l’hai studiata a scuola ?  Va beh … comunque … conosci lo stile Pin-Up? Ma dai … è il termine per indicare generalmente le ragazze ammiccanti e sorridenti fotografate in abiti un po sexy, succinti. Però il termine in questione traducendolo letteralmente dall’inglese significa “da appendere”. In parole povere ti domando qua l’è stata la parata più bella … da fotografare ed appendere sulla parete della cameretta ?
La parata più bella è sicuramente quella in Poggibonsi – Foiano  2/3 anni fa in eccellenza toscana cross e colpo di testa ravvicinato della punta colpo di reni  e palla sopra la traversa metterei quella in camera …

“L’obiettivo determina la prestazione”… in effetti è così ! Almeno questo é il mio pensiero. Se ci prefissiamo un qualsiasi obiettivo nel lavoro, nel calcio, nella vita di coppia o comunque sia in tutto quel che ci circonda, di sicuro la prestazione ovvero il lavoro che svolgiamo per raggiungere l’obiettivo é determinato e non poco. Restando in tema calcistico Nicola, secondo te l’obiettivo che hai in mente é determinato dalla prestazione che hai in allenamento, in partita e/o anche fuori dal campo?
L’obiettivo si determina non solo dalle prestazioni negli allenamenti ma anche dalla partita, che è come uno esame no? Dove sei giudicato. Per far sì che tutto vada bene, e tu superi l’esame domenicale, devi avere un comportamento ineccepibile per cercare di conseguire il risultato migliore. Non devi lasciare nulla al caso.

Parole da scoprire:
Valori: Cosa sono i valori? Con il termine “valori” si identificano i principi, le virtù o le qualità che caratterizzano una persona, un’azione o un oggetto. Principi che nella maggior parte dei casi sono considerati positivi o di vitale importanza per un gruppo sociale o una singola persona.
Per come ti conosco caro “Paloma”, tu di valori un po ne hai, quindi secondo te, quali sono i valori chiave per te nel  calcio, e che possono essere usati dai giovani nella vita calcistica e di tutti i giorni?
I valori chiavie nel calcio mi hanno aiutato molto nella vita lavorativa di tutti i gg che sono : forza di volontá, spirito di adattamento abnegazione, perseveranza 

Esiste un legame, una sinergia tra calcio e musica. Basti pensare a come inizia ogni partita: con un inno. Un susseguirsi di note, simbolo di appartenenza a quei colori, quella squadra. Ma la musica si sa, per un giocatore, può essere compagna, complice e sottofondo motivatore anche prima del fischio d’inizio. cuffie over size sulla testa, volto concentrato e nella testa la “tua” playlist. Sul pullman, durante il tragitto verso lo stadio, ed anche dentro quando è tempo della ricognizione in campo. Facile che poi riempia anche uno spogliatoio, quando c’è poco spazio per le parole.
Come fece l’indimenticabile Mister Pippo Marchioro, che taglió un traguardo storico portando il piccolo Cesena in Europa. E qui entra la musica, Beethoven per l’esattezza, perché per regalare serenità ai propri giocatori in Romagna aveva iniziato a far ascoltare musica classica negli spogliatoi.
Se vogliamo poi la musica e anche forma di concentrazione per certi versi. Visto che sei un vero calciatore, sei convinto anche tu che la musica è legata al calcio ? Può essere un metodo concentrativo efficace?
Non posso fare a meno della musica, ho una play lista lungo un chilometro ho brani di tutti i generi che ascolto in base all’occorrenza o stati d’animo.. a molti piace a molti piace il silenzio per concentrarsi Riccardo Caporali portava le casse enprima del riscaldamento la faceva ascoltare a tutto volume …

Siamo a metà inverno, spesso piove, il rumore della pioggia è natura, il rumore della pioggia è relax, il rumore della pioggia è benessere, il rumore della pioggia è distacco mentale ed allontanamento dai pensieri e dai meccanismi del cervello. Il rumore della pioggia è libertà.
“Alcuni dicono che la pioggia è senza scopo e altri dicono che è piena di ricordi e desideri.” In effetti il poeta indonesiano Tagor Manroo aveva ragione nello scrivere questa frase. Specialmente se ti stai apprestando a calciare il nostro Penalty. Sta piovendo caro Nicola “Paloma” Palanca, il campo di gioco  sta facendo fatica a drenare l’acqua. Sei lì ad 11 metri dalla gloria, dalla redenzione, dalla felicità … sei sereno (anche se non sei abituato a calciare rigori), il portiere sta facendo “Il Clown” danzando dinoccolatamente sulla linea di porta come Bruce Grobbelaar il portiere afrikaner del Liverpool anni 80. Tu te ne freghi ! Prendi la rincorsa, apri il piattone destro, la butti sotto il sette e … cosa cambieresti del tuo passato ? Cosa realizzeresti del tuo futuro?
In futuro non só cosa mi aspetta !! Mi sento ancora un calciatore. Faccio come il Capitano di un Bastimento battente bandiera liberiana, navigo a vista, traccio la rotta e sguardo fisso sull’orizzonte!

 

Nicola, grazie della disponibilità e in bocca al lupo per il proseguo della stagione con la maglia della Nuova Alba. In quanto a noi … continuate a seguirci numerosi (come già state facendo) e arrivederci al prossimo … Penalty. Ciao Calciofili !

 

 











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