SPOLETO (Stefano Gobbi) – All’ultimo sospiro la Ducato Spoleto ce l’ha fatta: ha battuto 2-1 il Selci Nardi ed è rimasta in Promozione.

Chiusa la stagione 2024/25 con la salvezza si passa a programmare quella 2025/26. Cosa farà la Ducato Spoleto? È vero che rinuncerà al secondo campionato regionale e alla Juniores A2 per dedicarsi al solo Settore Giovanile e Scuola Calcio? Attendiamo notizie da via Finlandia e da Campello dove sembra siano fortemente intenzionati a gestire una forte squadra di Promozione ed una altrettanto competitiva squadra di Juniores A2.

In attesa delle notizie ufficiali sull’argomento, rivediamo la stagione appena passata con il Direttore Generale della Ducato Spoleto Lucio Stella.

Una salvezza fortemente cercata, desiderata e voluta. La Ducato Spoleto chiude la stagione 2024/25 con una salvezza proprio sul filo di lana. Che stagione è stata?

“Chiaramente è stata una stagione dura, sofferta, piena di ostacoli, sicuramente parecchio sfortunata. In poche parole diciamo che c’erano tutti i segnali per capire che era una stagione storta e riuscire ad ottenere la salvezza in questo modo gratifica tutto il lavoro e sacrifici fatto dai giocatori, staff e società”.

Quali i momenti belli e quali le difficoltà che avete dovuto superare

“I momenti più belli sicuramente si sono condensati in questi due ultimi spareggi, il goal di Massa al 120’ minuto della partita con il Todi ed il fischio finale dello spareggio con il Selci Nardi. Sono stati momenti emozionanti, momenti di grande gioia sportiva, che ci hanno ripagato di tante domeniche amare. Mentre la difficoltà più grande è stata quella di tenere alto l’umore, di dare stimolo ai ragazzi di portarli a non mollare fino alla fine. Momenti particolari ci sono stati, dopo le brutte sconfitte con il Bevagna e il Torgiano, dopo il play-out con il Fanello. Il morale era a zero e con lo staff di mister Bensi è stato fatto di tutto per risollevare il gruppo …….. compresi tanti aperitivi!!!!”

Cosa rimane di questa stagione sofferta e chiusa con una grande gioia?

“Ci sono delle immagini, delle emozioni indelebili, stare nello spogliatoio appena finita la partita del play-out di Fanello, con i ragazzi in lacrime per la quasi certa retrocessione con in mano il telefonino nella speranza del goal del Trestina. Poi durante il ritorno la bella notizia e subito è scattata la scintilla, la possibilità di avere un’altra chance a cui ci siamo aggrappati. Poi la commozione di domenica 25, gli abbracci sinceri, l’affetto e stima che mi lega a tutto il gruppo, a tutto lo staff, l’emozione condivisa per tutto l’anno con i dirigenti Ferroni, Lupi e Villani che ci hanno creduto fino alla fine come tutti noi. Emozioni forti che porterò sempre con me”.

Cosa salva dell’ultimo campionato e cosa assolutamente non rifarebbe mai più?

“penso che da tutte le stagioni, anche quelle sfortunate come questa, ci siano tante cose da salvare. Sicuramente la qualità del gruppo, sia come valore umano, sia come valore tecnico, poi la crescita importante dei ragazzi più giovani. Salvo sicuramente il bel rapporto con mister Bensi e con tutto lo staff. Sono contentissimo per Cristian che era alla prima esperienza con i grandi e si è trovato in una situazione difficile da gestire ma che ha evidenziato le sue qualità tecniche ed umane.  Non c’è nulla che non rifarei. Ho creduto nel gruppo costruito ad inizio anno con Mister Di Tanna, poi con mister Bensi abbiamo deciso di continuare su questa linea, inserendo solo Montanari, Sisti e Cotroneo per sostituire giocatori infortunati. Gli errori si fanno, probabilmente li avrò fatti, ma il risultato è arrivato e sono strafelice di averlo ottenuto con questo gruppo”.

Purtroppo la Juniores è retrocessa in A2. Anche nel settore giovanile ci sono alti e bassi come ha vissuto la stagione con i ragazzi giallo-verde-blu? Il prossimo anno la Juniores A2 sarà targata Clitunno?

“Si con la Juniores è andata male, malgrado un inizio campionato positivo e un gruppo che come valore poteva tranquillamente stare a metà classifica, siamo invece retrocessi. È stata quindi una stagione pesante dove sicuramente  sono stati fatti degli errori ma anche qui le negatività serviranno per migliorare e creare una rosa importante per puntare a vincere e riconquistare subito  la categoria”.

Il futuro della Ducato Spoleto è legato alle decisioni che prenderanno i vertici societari. Qualche voce di corridoio parla di rinuncia al campionato di Promozione e Juniores a favore della vicina Clitunno del patron Pacifici. La Ducato Spoleto rimarrebbe solo come settore giovanile e scuola calcio in accordo con Bacigalupo e la stessa Clitunno (vedasi il recente accordo di cui anche valleumbrasport.it si è recentemente occupata). Lucio Stella in questa nuova situazione cosa farà che obiettivi vuole raggiungere?

“Per quanto riguarda il discorso Clitunno ed il mio eventuale ruolo in questo momento parlerei solo dell’accordo nel settore giovanile unitamente alla Bacigalupo. La situazione Prima Squadra e Juniores sarà valutata in settimana, ci saranno degli incontri sia in società che con la Clitunno ma la cosa certa è che si farà la scelta giusta per la crescita del movimento calcistico del territorio, con l’obiettivo di potenziare e migliorare il settore giovanile e continuare nella politica di giocare nella prima squadra con più ragazzi possibili provenienti dal nostro vivaio. Il settore giovanile della Ducato Spoleto sta andando benissimo con risultati importanti e con le squadre agonistiche ai primissimi posti dei vari campionati”.

Hai un sogno per il tuo futuro?

“Nel calcio la cosa più bella è vincere, quindi il sogno o comunque la speranza, è quella di riuscire a costruire qualcosa d’importante per il calcio del territorio e quindi cercare di portare la nostra prima squadra, qualunque essa sia, a categorie superiori, ma chiaramente con più ragazzi possibili del nostro vivaio. Chiuderei questa intervista con un doveroso, sincero ed affettuoso abbraccio a tutti i protagonisti di questa stagione, da quando abbiamo iniziato ad agosto fino a domenica scorsa. Grazie alla società del presidente Zicavo ed a tutti i collaboratori e dirigenti, che lavorano costantemente per la Ducato Spoleto e ci hanno permesso di vivere questa bella emozione! Aggiungerei nei ringraziamenti, un pensiero particolare e di stima va a chi ha giocato di meno, chi voleva mollare a poco dal traguardo e ad ha contribuito in maniera importante e decisiva al raggiungimento dell’obiettivo”.