SPOLETO (stefano gobbi) – In piena ‘zona Cesarini’ la Ducato Spoleto ha ragione di un volitivo Campitello in una partita bruttina anziché no, giocata in una giornata fresca e che nel primo tempo (non nel secondo: era assurdo) ha visto l’insufficiente Marco Romano concedere un cooling break ‘chiamato’ più per sedare delle proteste che per effettiva necessità. Non è la sola perla collezionata dal giovane fischietto ternano apparso insicuro e non convinto di accettare la collaborazione soprattutto dell’assistente Giardinieri che avrebbe potuto (se ascoltato) impedirgli di commettere errori evidenti.
La Ducato Spoleto gioca una fase difensiva quasi perfetta nonostante la partenza migliore del Campitello. La squadra di Nori (Lucà il tecnico titolare era assente) gioca su buoni ritmi, laterali offensivi determinati ma non riesce a concludere pericolosamente verso la rete difesa da Desideri.
La Ducato gioca con rapidi contropiede e nella ripresa prende il comando del gioco approfittando anche del calo degli avversari. La manovra dei padroni di casa è volenterosa ma poco incisiva e solo a 4 minuti dal termine un’invenzione di Di Salvatore sulla destra mette in difficoltà la difesa ospite che respinge corto. Sulla palla si avventa Liurni che si gira e mette in rete nonostante la deviazione di Giampieri.
Al 6’ una girata di Iurcu su calcio d’angolo finisce lontano dai pali. Al 13’ Mazzoni va via a Ceesay (che si fa male) ma il suo cross in area è impreciso. Al 16’ una punizione di Latini dalla trequarti di campo offensiva è corretta di testa in area da Candelori che manda la palla un metro alta sulla traversa.
Al 22’ si fa vedere la Ducato Spoleto e l’occasioni per Di Salvatore è di quelle clamorose: il giocatore di casa lanciato dalle retrovie, si presenta solo davanti a Giampieri. Il tiro è preciso ma l’estremo ospite devia in angolo con i piedi. All 33’ una forte conclusione di Di Salvatore è respinta corta da Giampieri. Al 37’ il primo grossolano errore dell’arbitro Romano: Antonini vola a sinistra, crossa in area e in scivolata Merendoni alza le mani e respinge con questa la palla. Per l’arbitro è tutto regolare.
Al 39’ pericoloso contropiede del Campitello: Dormi serve a sinistra per Mazzoni il cui cross in area si perde fuori del secondo palo.
Nella ripresa al 6’ un cross di Silvestri da destra attraversa tutta la luce della porta e viene respinto da Troka all’altezza del fallo laterale.
La Ducato Spoleto mantiene il controllo della palla ma Giampieri non corre pericoli. Al 22’ bello scambio Dormi, Latini con conclusione di quest’ultimo che vola sopra la trasversale. Al 37’ seconda perla dell’arbitro Romano: Sabatino vola in contropiede solitario. Viene atterrato da Nicolai al limite. L’arbitro non ritiene l’intervento da ultimo uomo e mostra solo il cartellino giallo al giocatore del Campitello mimando che c’era un altro difensore vicino (questione di prospettive, mancando il Var….. forse!!). Toglie ogni ragionevole dubbio l’assistente Giardinieri (mai ascoltato durante la gara) che fa chiaramente intendere trattarsi di ultimo uomo. Romano non lo ascolta e per questo (come per il rigore non dato nel primo tempo) merita in pagella un bel 4. Da rivedere in Prima Categoria.
DUCATO SPOLETO – CAMPITELLO 1-0 (0-0)
DUCATO SPOLETO (4-1-3-2): Desideri; Troka, Ceesay, Cacciotti, Antonini; Francesco Ammenti; Rustani (22’st Sabatino), Liurni (46’st Mosconi), Radici (17’st Toppo); Lucidi (30’st Vukaj), Di Salvatore. A disp.: Lillacci, Cuna, Fabrizi, Romeo, Gianluca Ammenti. All.: Matteo Di Tanna
CAMPITELLO (4-4-2): Giampieri; Pioli (18’st Nicolai), Merendoni, Grifoni, Bonamici; Iurcu (10’st Bernardini), Silvestri, Candelori (36’st Tiengo), Latini; Dormi (29’st Bellini), Mazzoni. A disp.: Farnetti, Vinci, De Angelis, Grimani, Testarella. All.: Massimo Lucà (assente, sostituito da Maurizio Nori)
ARBITRO: Marco Romano di Terni. Assistenti: Xhino Rushani e Federico Giardinieri di Terni
RETE: 41’st Liurni
NOTE – angoli 5-3 (1-1). Recuperi: 2’ e 6’ – Spettatori circa 100. Ammoniti: Liurni, Cacciotti, Francesco Ammenti, Candelori, Merendoni, Nicolai.