SPELLO – (R.M.) La Julia Spello ha una gran voglia di ripartire in questo 2022. Sperando che il 23 si possa tornare in campo, i bianco-rossi vogliono proseguire il loro percorso positivo con l’obiettivo di confermare la categoria il prima possibile. Con il ds Roberto Di Arcangelo facciamo il punto tra passato, presente e futuro.

Partiamo dalla fine del 2021: bella vittoria in rimonta a Montefranco per 3-2 e piazzati due acquisti importanti:
«È stata una vera vittoria del gruppo, ottenuta con una grande rimonta, che ci ha fatto passare delle belle feste; i due innesti fatti, Brunelli e Casini, sono entrati subito in punta di piedi ma sono dei trascinatori e si sono subito ben integrati in un gruppo stupendo. La nostra è una squadra fatta di ragazzi sani, perbene, educati. Basti pensare che siamo tra le squadre più corrette dal punto di vista della disciplina».

La sosta natalizia non ha però fermato il mercato: avete puntellato anche la difesa con Baldoni e Fagotti:
«Due acquisti necessari, perché nella prima parte del campionato abbiamo avuto sempre un po’ la coperta corta in difesa a causa di alcuni infortuni e nel ritorno potrebbero subentrare per qualcuno problematiche di lavoro. Sono due profili interessanti, che hanno accettato con entusiasmo il progetto».

Rotta sulla ripartenza del 23, speriamo…
«Già. Quest’anno la vittoria sarà fare tutte e 34 le partite. Nel girone di andata è filato tutto liscio, ma adesso la pandemia ci sta attaccando in maniera veemente con questa variante ed ovviamente tutti siamo in difficoltà. Anche per le società non è facile organizzarsi tra i tanti obblighi, protocolli e via dicendo… Speriamo che si possa ricominciare».

La Julia Spello riparte dal bottino di 22 punti ma con una grande, grandissimo vuoto…
«Qualcosa per strada abbiamo lasciato, è vero, ma il calcio è questo. Non posso negare che ha avuto un impatto devastante la scomparsa improvvisa di Mario Mingarelli. Non era solo un allenatore, ma qualcosa di più per tutti. Personalmente posso dire di aver perso un amico, un padre un fratello. Si è trattato di una scomparsa terribile. Cerchiamo tuttora di stare il più vicini possibile alla famiglia: la figlia ci chiede sempre quello che facciamo la domenica. Sono stati giorni molto difficili. Mario arrivava un’ora prima al campo, metteva amore e passione in quello che faceva. A Spello, poi, abitano le nipotine e la figlia: qui era un amico, un dirigente, un punto di riferimento in tutto e per tutto. Non lo vedevi mai arrabbiato, aveva un sorriso e una buona parola per tutti. La sua educazione e la sua signorilità ci vengono riconosciute da tutti ogni volta che andiamo a giocare da qualche parte. Aveva uno stile e un modo di fare che passava, che colpiva al cuore».

Conquistare la salvezza è allora un obbligo morale:
«Sì! Vogliamo la salvezza prima possibile per dedicarla a lui e alla famiglia. Alla ripresa avremo l’Amc 98 in casa e sarà una gara molto importante; nel girone di ritorno i punti cominciano a pesare. Bisogna partire con il piede giusto. Noi ce la siamo sempre giocata con tutti e sono certo che anche nella seconda parte del campionato non sfigureremo contro nessuno».

Il girone B di Promozione chi lo vince?
«La C4. Lo dico perché, al di là della rosa allestita dal direttore Bianconi, hanno un’organizzazione maniacale, ben al di sopra della categoria che facciamo».











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