FOLIGNO (di Gabriele Grimaldi) – Dal 27 settembre al 13 giugno. 259 lunghissimi giorni dove in casa Foligno Calcio ne sono capitate di ogni tipo a livello calcistico e non.

L’inizio con Guido Tofi alla presidenza della società e Antonio Armillei in panchina. Il primo ribaltone a metà marzo con l’arrivo di Giuseppe Izzo nelle vesti di patron e, da inizio aprile, con Guido Vicarelli come allenatore. E poi ancora un altro ribaltone con l’approdo di Luca Fiorucci come presidente e, da meno di una settimana, di mister Pino Murgia in panchina. Senza considerare lo spostamento forzato dal campo del Blasone, vera e propria casa del Foligno Calcio, a quello del Palmieri di Bevagna.

In mezzo a tutto e a tutti ci sono stati sempre loro: i giocatori. Da Fondi a Cesario, da Colarieti a Marricchi, da Settimi a Broso, da Aldrovandi a Sanseverino, da Giabbecucci a Piancatelli, solo per citarne alcuni. Senza dimenticare chi ha lasciato la squadra nel mercato come Giannò, Marianeschi, Mancini e Zerbo che hanno dato un importante contributo alla causa e chi è arrivato dopo come Bokoko, Bartolini e Buono, solo per citarne alcuni.

La salvezza del Foligno Calcio è forse la salvezza che più di tutti, e a tutti i costi, hanno voluto i falchi che sono scesi in campo e non hanno mai mollato di un centimetro, affrontando situazioni più grandi di loro giocando sempre per dare il massimo, contro ogni tipo di difficoltà e di avversità, Covid incluso.

E’ la salvezza del capitano Filippo Fondi che, prendendo la fascia dopo gli anni della leggenda Petterini e di bomber Peluso, ha guidato la nave biancoazzurra nei mari più tempestosi visti negli ultimi anni dal punto di vista calcistico, specialmente in questi 6 mesi e mezzo del 2021, sia a centrocampo che a difesa. E’ la salvezza che ha visto consacrare Lorenzo Colarieti come talento assoluto e nuovo leader della squadra. E’ la salvezza delle prodezze di Zerbo col mancino e dei gol decisivi di Cesario. E’ la salvezza delle parate di Meniconi e Marricchi. E’ la salvezza di tutto un gruppo che è sempre stato squadra e ha sempre lottato per un unico scopo. E’ la salvezza celebrata prima negli spogliatoi (in foto) e poi via social dai giocatori che dopo il triplice fischio contro il Flaminia hanno meritatamente celebrato il raggiungimento di un obiettivo sofferto, desiderato e voluto. Il risultato di domenica ne è la prova lampante: sotto di due reti, i falchi hanno combattuto anche contro la sfortuna e sono riusciti a rimontare 2-2 e a strappare il punto decisivo per la salvezza.

A loro, in modo particolare, va quindi dato merito per quello che hanno fatto in una stagione che, a suo modo, entra nella storia del Foligno Calcio. Ora testa all’Ostia Mare per chiudere al meglio l’annata.











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