CANNARA (di Cristiano Lupidi) – La sorte ha voluto che uno dei match più attesi della stagione, il sentito derby umbro Cannara-Foligno, si disputasse nell’ultima giornata del girone d’andata, a chiudere un 2025 tutto sommato positivo per entrambi, che ha visto la promozione in Serie D per i primi e il consolidamento in questa categoria per i secondi.

Così, in un Comunale Spoletini stracolmo, è andata in scena l’ultima danza dell’anno, la quale ha visto scendere in pista due squadre provenienti da una lunga serie di partite senza vittoria, sei per i rossoblù, di cui quattro sconfitte, compresa quella di domenica scorsa in casa del fanalino di coda Poggibonsi, e cinque per i bianco-azzurri, reduci comunque da un risultato di tutto rispetto come il pareggio interno contro il Seravezza. A questo momento di forma negativa pressoché analogo non corrispondeva però un analogo piazzamento in classifica, dove il Foligno, alla vigilia della diciassettesima giornata, staccava i rivali odierni di ben 15 punti, divenuti 18 in seguito al 2-4 inflitto loro quest’oggi.

E infatti la differenza si è fatta sentire, dal momento che gli uomini di Manni hanno avuto in mano per gran parte dell’incontro la regia del gioco, per merito loro ma anche di un Cannara che è sembrato piuttosto confuso in campo e privo di mezzi da opporre alla corazzata avversaria. Così come confusa è stata la prima parte di gara, arenata a centrocampo e molto frazionata nei 20 minuti iniziali, nel corso dei quali non si è registrata alcuna azione degna di tale nome né per l’una né per l’altra compagine.

L’episodio destinato a cambiare l’inerzia della partita, indirizzandola sul binario giusto per gli uni e trasformandola in una disfatta per gli altri, avviene al 21’ quando, su punizione dalla destra, Khribech la scodella nell’area cannarese e l’arbitro, ravvisando un tocco di mano, decreta il penalty. È lo stesso capitano folignate a incaricarsi della battuta e a spiazzare Stacchiotti, portando avanti i suoi.

Dopo sterili tentativi di rialzare la testa da parte dei ragazzi di Armillei, grande ex di giornata, gli ospiti raddoppiano: l’orologio segna il 32’, il tabellino dei marcatori di nuovo il nome di Khribech il quale, appostato all’altezza del dischetto, si avventa su una palla messa in mezzo da Pellegrini e allungandosi la spedisce all’angolino basso.

Il monologo bianco-azzurro prosegue e al 37’ arriva la terza rete, firmata stavolta da Pupo Posada che insacca a porta vuota sfruttando una respinta dell’estremo difensore, il quale aveva detto di no a una conclusione da distanza ravvicinata di Pellegrini. Non sazi, i Falchi continuano ad attaccare e al 40’ Khribech va vicino alla tripletta personale per due volte nel giro di 50 secondi, prima con una punizione dal limite finita di un nulla alta e poi con un tiro a giro che si infrange sui guantoni di Stacchiotti. Stacchiotti che è di nuovo protagonista appena tre minuti dopo, riuscendo a deviare in angolo una conclusione dal vertice dell’area piccola di Ceccuzzi.

La ripresa segue in avvio il medesimo copione del primo tempo, con i locali privi di idee e fragili nelle retrovie e il Foligno all’arrembaggio, tant’è che al 10’ cala il poker con Ceccuzzi, autore, su punizione da posizione insidiosa, di un traversone che si trasforma in una conclusione vincente perché, non ostacolato da nessuno, assume una traiettoria che inganna il portiere e finisce inesorabile alle sue spalle. Segue una fase distensiva, nella quale ambedue i manager attuano numerosi cambi, magari per vedere all’opera alcuni elementi che fino a oggi avevano trovato poco spazio. L’ultima grande chance gli uomini di Manni la hanno al 24’ con Sbraga che di testa sfiora il palo.

Dopodiché i rossoblù, come spinti da un moto di orgoglio, sembrano rialzare la testa e nelle fasi finali di gara guadagnano campo, soprattutto a partire dal 25’, quando Elian Bertaina, lanciato in profondità, viene travolto da Rossi in uscita e si procura il rigore, procedendo poi a realizzarlo. Passano 2 minuti ed è ancora una volta l’attaccante argentino a provarci con un tiro di collo sinistro che termina di poco a lato. La rimonta è ovviamente impossibile ma i padroni di casa tentano comunque di dare l’addio al 2025 con un risultato almeno dignitoso, riuscendo ad accorciare ulteriormente le distanze al secondo minuto di recupero grazie a un’incornata vincente di Schvindt, episodio con il quale il match, e con esso il girone d’andata di entrambi i team, si chiude.

Si chiude nel peggiore dei modi per il Cannara, con Mister Armillei che dovrà fare buon uso della pausa natalizia per risollevare la sua squadra da una situazione di crisi che li ha portati a impantanarsi in penultima posizione con soli 11 punti all’attivo: ne serviranno molti di più nel 2026, a partire dalla prima contro il Follonica Gavorrano, per evitare che si spengano anche i pochi focolai di speranza rimasti. Sorride invece il Foligno, il quale torna al successo a più di un mese di distanza dall’ultima volta, quando la vittoria interna contro il Siena aveva alimentato i sogni dei tifosi di candidarsi al ruolo di anti-Grosseto. Oggi quei sogni sono svaniti ma c’è la consapevolezza di poter continuare a navigare nelle zone più alte della graduatoria attraverso prestazioni di alto livello come quella di oggi, a cui è necessario dare continuità già da domenica 4 gennaio sul campo del Montevarchi.

 

CANNARA – FOLIGNO 2-4

CANNARA (5-3-2): Stacchiotti, Danovaro, Mancini (11’ st Ferrario), Fumanti (16’ st Enzo Bertaina), Schvindt, Farini, Montero, Myrtollari, Elian Bertaina, Lomangino (11’ st Azurunwa), Gnazale (36’ st Fisichella). A disp.: Vassallo, Raviele, Scurioli, Lupi, Fioretti. All.: Armillei

FOLIGNO (4-3-3): Rossi, Qendro (18’ st Della Spoletina), Falasca, Grea, Sbraga, Ceccuzzi, Settimi, Pellegrini (13’ st Ferrara) (23’ st Marchetti), Tomassini, Pupo Posada (18’ st Mancini), Khribech (36’ st Sylla). A disp.: Mazzoni, Bevilacqua, Della Spoletina, Cottini, Manfredi. All.: Manni

ARBITRO: Tedesco di Battipaglia
(assistenti: Pasquesi di Rovigo – Antonini di Bassano del Grappa)

MARCATORI: 22’ pt rig., 32’ pt Khribech, 37’ pt Pupo Posada, 10’ st Ceccuzzi (F), 26’ st rig. Elian Bertaina, 47’ st Schvindt (C)

NOTE: spettatori 450 circa. Ammoniti: Schvindt, Mancini, Falasca. Angoli: 1-7. Recuperi: 1’ pt e 3’ st