FOLIGNO (di Gabriele Grimaldi) – “Per completare la rosa del Foligno Calcio manca l’ultimo tassello, ovvero un difensore centrale”. In questi giorni è emerso il nome dell’ex Pineto Luca Orlando (23), ma non c’è nulla di ufficiale.

Il direttore sportivo Michele Cuccagna, intervistato da Valleumbrasport, ha fatto il punto sul mercato del Foligno Calcio.

Che tipo di difensore state cercando?
“Dobbiamo cercare di non sbagliare il profilo del difensore, perché da questo passa molto. Dobbiamo cercare di prendere un giocatore che ci dia la possibilità di mantenere un livello alto. Abbiamo un budget veramente basso e stiamo seguendo tanti profili, che però per ora sono un po’ inarrivabili per noi. Se con il passare dei giorni le cifre si abbasseranno, noi ci faremo trovare pronti. E’ anche l’unico colpo che dobbiamo fare e mancano 3 settimane alla fine del mercato. E’ vero che non possiamo darlo all’ultimo al mister, ma non vogliamo nemmeno affogare nell’acqua alta. Dobbiamo essere convinti di quello che prendiamo. Non arriverà il difensore più forte del girone, ma un profilo di livello medio. Dietro stiamo lavorando anche sul recupero di Dondoni, che è in vantaggio rispetto alla nostra tabella di marcia, ma è lontano dal top della forma”.

Come hai impostato il calciomercato quest’anno?
“Quest’anno abbiamo dovuto combattere con la riduzione del budget. Abbiamo fatto alcune scommesse, qualcuna fisica come Dondoni, altre di gioventù come Nuti. Davanti, se si fa un termine di paragone con il reparto ai nastri di partenza dell’anno scorso in cui avevamo Bonaventura che era stato capocannoniere due anni prima insieme a Peluso e Arras, mentre quest’anno partiamo con Broso, Zerbo e Di Nicola ed è un po’ diverso. Io penso che possiamo fare un buon campionato, ma bisogna tenere un profilo medio-basso, perché non si può combattere con una riduzione del 25-30% di budget e pensare che a Foligno arrivino top player”.

Ci racconti come avete lavorato per convincere Fondi a restare al Foligno?
“Filippo ha sempre manifestato la volontà di rimanere a Foligno e anche l’attaccamento alla maglia non è mai stato in discussione. E’ chiaro che dopo una stagione fatta molto bene, forse anche meglio di Peluso, perché da centrocampista ha segnato 5 gol e ci ha dato intercambiabilità sui ruoli, avesse parecchie soluzioni da valutare. Noi potevamo convincerlo solo con l’attaccamento alla maglia, rispetto a un discorso economico. Alla fine ha prevalso il primo aspetto e siamo contenti. Ci è voluto un po’ di tempo perché lui ha ricevuto offerte buone, mentre noi, in base a quello che potevamo permetterci, stavamo sotto come cifre. Si è ritrovato un po’ spaesato da questa situazione, ma alla fine si è convinto e ha prevalso l’attaccamento alla maglia. Il suo arrivo ci dà molta sostanza e qualità a centrocampo. Ora abbiamo un centrocampo che sulla carta è abbastanza forte. Non dico che sia il più forte, ma tra i primi 5”.

Che impressioni sulla squadra hai avuto da queste prime amichevoli?
“Sulle amichevoli abbiamo valutato principalmente i singoli. Alla prima mancava Zerbo, alla seconda Broso, alla terza Marianeschi e Fondi. Dare oggi un giudizio sulla squadra è oggettivamente difficile. Qualche problema c’è, ma una squadra tutta nuova, perchè tolti gli Under non è rimasto nessuno dell’anno scorso.Col Trestina, ad esempio, hanno giocato 7 Under, di cui un 2003. I giocatori, comunque, stanno lavorando tanto per mettere in fila tutti i meccanismi. A tratti abbiamo visto buone cose.   E’ chiaro che la squadra è ancora tutta da vedere”.

I nuovi arrivati ti stanno piacendo?
“Nuti, che ha giocato tutte le amichevoli, è andato abbastanza bene. Sanseverino secondo me è andato tanto bene, salvo la partita col Tolentino, che però va presa con le molle, perché una partita dopo 5 mesi che non si gioca a calcio, è difficile già solo palleggiare… Zerbo ha fatto vedere buone cose contro il Cannara, mentre col Trestina sia lui che Broso hanno toccato pochi palloni. Marianeschi è andato bene sulle due che ha giocato”.

 











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