FOLIGNO – «Poche parole perché stavamo facendo i fatti». Così la nuova dirigenza del Foligno spiega il lungo silenzio. Ora, però, si comincia a fare sul serio. Il club si è presentato per illustrare quelle che saranno le persone e i programmi per il 2020/21.

A cominciare da un nuovo presidente, Renato Colavita, dopo le dimissioni di Fiorucci: «Tratterò il Foligno come un’azienda mia, anche se è della città e dei folignati. Sono onorati di essere il presidente di una società così importante, ma non voglio fare false promesse. So solo che mi impegnerò per fare il meglio possibile. Voglio esprimere tutta la mia riconoscenza ai tifosi per quello che hanno fatto per mantenere nelle migliori condizioni possibili il “Blasone”. Un’altra cosa voglio sottolineare: nessuno deciderà mai di testa sua, ma tutto passerà per il CdA».

Da Colavita all’amministratore delegato, Gianfranco d’Angelo: «In questi due mesi abbiamo fatto tantissimo per tenere in piedi questa società gloriosa. Siamo stati zitti, ma ora a parlare sono i fatti. Abbiamo onorato le pendenze che dovevamo con i calciatori e provveduto all’iscrizione, eppure subiamo ancora forti critiche da parte dei tifosi. Abbiamo bisogno (rivolto ai supporters presenti, ndr.) del vostro appoggio: abbiamo portato persone importanti, come nella conduzione tecnica, e quindi ci auguriamo di dare al pubblico tante soddisfazioni».
Il dg sarà l’avvocato Pierluigi Petritola: «Abbiamo salvato il Foligno dal fallimento. L’obiettivo per questa stagione, nel programma biennale che abbiamo, sarà una salvezza tranquilla, senza patemi come lo scorso anno. Stiamo lavorando per il Foligno e per la città di Foligno, facendo investimenti importanti. Per questo abbiamo scelto un tecnico molto importante».

Già, perché è tornato Francesco Monaco, tecnico di lungo corso nei pro. A Foligno nella stagione 2012/13, in Seconda Divisione Lega Pro. La sua avventura, però, iniziata all’ottava giornata, finì dopo la 24esima, con l’esonero: «Grazie alla società per questa opportunità. A Foligno sono stato bene, peccato che non sia finita altrettanto bene. Quando mi è stato prospettato di tornare qui non ho esitato, perché mi è stato proposto un progetto di rinnovamento. Ripartire da zero mi stimola molto. Ora cercheremo di allestire una squadra per mantenere la categoria. Non credo nei proclami, sono uno di poche parole: dobbiamo solo lavorare”.

La chicca della giornata, poi, è l’annuncio del primo acquisto, Lorenzo Belli (’93), che sarà anche il capitano dei Falchi. Il ritiro inizierà il 16 agosto.

Oltre a questo, però, si sono toccate anche altre questioni, come gli impianti di gioco. Sul “Blasone”: «Non è messo così male – ha detto il dg Petritola -. A breve ci sarà la semina. Posso solo dire che, nei rapporti con le altre società, avremo un incontro per accordarci sugli utilizzi, perché ovviamente non possiamo rimetterci». Possibile anche che per lo stadio si possa ricorrere al superbonus 110% e ad altri incentivi per ristrutturazione ed efficientamento energetico: Comune e società sono in contatto su questo. Su Corvia e i rapporti con la Fulginium, invece: «L’impianto è in gestione al Foligno Calcio – ha spiegato l’ad D’Angelo – e loro sono ospiti. Ci dicono che erano state fatte delle scritture private tra le due società che però sono nulle, perché l’impianto non poteva essere subaffittato. Tofi ha fatto gestire l’impianto alla Fulginium, ma ora vogliamo farlo direttamente noi. Ci hanno chiesto l’autorizzazione a giocare le gare di campionato a Corvia e noi gli abbiamo richiesto le chiavi della struttura. Noi paghiamo e sono gli altri ad usufruire. Noi la struttura ce l’abbiamo: loro si fanno forza che hanno tanti ragazzi, ma se loro non hanno i campi i calciatori li accogliamo noi e i campionati li facciamo noi, ma a nome Foligno Calcio».

FOTO SOTTO: L’ORGANIGRAMMA











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