FOLIGNO (di Gabriele Grimaldi) – Dai quasi 2000 abbonamenti venduti al ritorno dei tifosi allo stadio nel rispetto delle normative anti Coronavirus fino alla sfida di domenica contro la Sangiovannese, che inaugurerà la nuova Serie D dei falchi fino agli obiettivi del futuro, tra cui l’apertura totale del Blasone e il raggiungimento del 5° posto.

Il presidente del Foligno Calcio Guido Tofi ha parlato di tutto questo a pochi giorni dall’avvio ufficiale della nuova annata di Serie D.

Presidente Tofi, la campagna abbonamenti sta arrivando a grandi passi all’obiettivo da lei dichiarato delle 2000 tessere. E’ soddisfatto?
Da parte nostra era una provocazione per capire se ancora c’era la possibilità di costruire un rapporto di fiducia, empatia e vicinanza tra la squadra di calcio e la città. Questo era l’intento iniziale di questi 2000 abbonamenti a 20 euro. La città ha risposto oltre le aspettative, per quello che mi riguarda. Abbiamo venduto 2000 abbonamenti in pochisimo tempo. Il nostro obiettivo è quello di andare a consolidare questo germe che è stato gettato e fare in modo che squadra e città siano sempre più vicini e collegati tra loro. Non è detto che faremo attività o metteremo in piedi situazioni a scopo di lucro, perché il numero è raggiunto e adesso dobbiamo riportare la squadra della città attraverso manifestazioni o eventi, compatibilmente con la situazione Covid. Nostra intenzione è quella di proseguire su questa strada.

Qual è la situazione relativa al ritorno dei tifosi al Blasone per le partite di campionato?
Ad oggi possiamo aprire lo stadio per 1000 persone e da domenica apriremo Tribuna e Gradinata del Blasone rispettando tutte le norme in vigore, dalla misurazione della temperatura all’identificazione del soggetto nel rispetto dei dati personali, che sarà fatta non con nome e cognome, ma attraverso il numero dell’abbonamento, visto che questi sono nominativi. Noi all’ingresso assegneremo un posto a ciascuna persona che si presenta con l’abbonamento, registrando il numero di abbonamento, così che nella malaugurata ipotesi che dovesse succedere qualcosa abbiamo la possibilità di rintracciare tutte le persone che sono allo stadio. I biglietti singoli non li venderemo, considerato che la biglietteria è chiusa e che non intendiamo farli in questo momento. Li daremo invece solo ai tifosi ospiti che ce li chiederanno in anticipo. In questo caso loro ci manderanno i nomi delle persone a cui li hanno venduti. Noi invece non li venderemo e faremo entrare solo gli abbonati fino a 1000 persone, fatto salvo i tifosi della Sangiovannese. Questa è la procedura per domenica. L’obiettivo mio, avendo venduto tutti gli abbonamenti e quando saremo liberi da tutti gli obblighi di tracciamento delle persone legati al Covid, è quello di aprire le porte dello stadio, cioè permettere alla gente di vedere la partita senza passare dalla biglietteria.

Passiamo al calcio giocato. Che impressioni ha avuto dalla squadra dopo le cinque amichevoli?
In questo momento stiamo scontando un problema di amalgama. Basti pensare che l’ultimo acquisto è dell’altro ieri… Questa squadra è nuova e va messa insieme. Michele Cuccagna ha fatto un grande lavoro a nel trovare e portare a Foligno i migliori giocatori, date le condizioni di partenza e quello che ci potevamo permettere. Credo che anche Antonio Armillei stia facendo un grande e importante lavoro e spero che riesca a farli amalgamare nel più breve tempo possibile. Sulla carta abbiamo una buona, buona e buona squadra. Poi come sempre il campo dirà se le impressioni erano giuste o sbagliate.

E’ rimasto colpito da qualcuno dei nuovi arrivati?
Non mi ha colpito un singolo, ma tutti quanti i nuovi arrivati per l’impegno che stanno mettendo per recepire tutto quello che il loro nuovo allenatore gli sta richiedendo. E’ difficile fare le valutazioni su un singolo, perché magari uno ha fatto una partita benissimo e l’altra meno bene, qualcuno è stato fermo per problemi di salute… Prendendo il centrocampo, ad esempio, lo abbiamo costruito strada facendo, perché Fondi è arrivato in un secondo momento e Marianeschi ha saltato due partite. Un conto è avere una situazione consolidata e un altro è avere una situazione ballerina e in movimento. Fare valutazioni su quello che abbiamo fatto in queste cinque partite è fuorviante e inutile, perché servivano solo per creare gruppo, amalgama e fare squadra.

Un commento sul girone?
Sicuramente il livello si è alzato un po’. Non solo perché c’è il Siena. Credo che a livello regionale il livello sia alzato di uno scalino.

Domenica arriva la Sangiovannese per la prima di campionato. Che partenza si aspetta?
La speranza è l’ultima a morire…. e speriamo di partire col piede giusto perché siamo una squadra molto giovane e se partiamo bene potremo affrontare i problemi che sicuramente ci saranno con un’ottica e uno sguardo e un approccio diverso. Se partiamo male i giovani potrebbero abbattersi o subire contraccolpi psicologici, al di là dei punti che si mettono in cascina. L’aspetto psicologico contribuirebbe a migliorare l’autostima se si parte bene.

Firmerebbe per un altro settimo posto finale?
Firmerei sicuramente! . Questo è l’obiettivo minimo per questa stagione, perchè noi vorremmo scalare un posto o due rispetto allo scorso anno e sono convinto che sulla carta questa squadra ha delle possibilità per riuscirsi. Molti dei giovani che noi avevamo l’anno scorso sono cresciuti. Abbiamo 2-3 ragazzi che per la carta d’identità sono giovani, ma nella realtà hanno un’esperienza quasi di un over. Per questo penso che potremmo anche a migliorare il settimo posto dello scorso anno, ma di un posto o due al massimo, senza montarci la testa. Già il sesto posto sarebbe un ottimo traguardo…

Si ringrazia il Presidente Guido Tofi per la disponibilità mostrata in occasione di questa intervista.

 

 

 











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