FOLIGNO (di Roberto Mattia) – Un nuovo inizio. Il calcio a Foligno riparte dalla Serie D, con l’ex C4, poi Fulgens Foligno, che dopo l’acquisizione del marchio riporta la città della Quintana nella quarta serie nazionale con l’AC Foligno 1928. Stamattina il raduno ufficiale e il primo giorno di preparazione per la truppa guidata da Alessandro Manni e dal suo staff (oggi e domani a Sportella Marini, poi Valtopina). Presente ovviamente anche tutta la dirigenza (anche il volto nuovo Contardi) per un’avventura che si prospetta difficile ma comunque entusiasmante.

Il presidente Paolo Zoppi è entusiasta, ma tiene i piedi ben ancorati a terra: «Inizia la terza fase per la nostra società: da squadra di quartiere siamo diventati una realtà extraregionale ed ora rappresentiamo una città intera, una squadra che ha scritto pagine importanti. È un esame importante. Aumentano le responsabilità e migliorare quanto fatto l’anno scorso non è semplice, visto che vorrebbe dire vincere. Certamente avremo un tifo e un seguito più ampi rispetto agli anni scorsi e per i giocatori ci saranno maggiori pressioni, ma i ragazzi sono abituati a soffrire e lottare. I tifosi ci hanno dato un affetto importante e una grande risposta in termini di abbonamenti (oltre 500, ndr.); sicuramente si aspettano un bel campionato. I fattori in questo senso sono tanti, ma metteremo sempre grande serietà. A breve completeremo anche l’organigramma societario».

Alessandro Manni è pronto a raccogliere la nuova sfida. Dopo la salvezza sofferta con la C4, il campionato vinto in Eccellenza e il secondo posto in D con la Fulgens, ora per lui c’è da tenere alto l’onore del Falco: «Personalmente non posso che essere felice di tornare a indossare la maglia biancoazzurra. Ora c’è una nuova sfida; iniziamo un percorso che presuppone da subito la ricerca di una nuova identità, senza fare paragoni con l’anno scorso, che è andato al di là di ogni aspettativa. Proveremo a ripeterci almeno dal punto di vista della proposta, cercando di far parlare di noi; poi sarà la classifica a esprimere i giudizi. Mi fa piacere comunque che i ragazzi quest’anno saranno seguiti da un numero maggiore di tifosi, per un calciatore è gratificante. Un onore ma anche un onere? Sì, la piazza ha le sue esigenze, ma se si vuole fare questo giochino bisogna accettare le pressioni. Ci prenderemo gli applausi e dovremo essere bravi anche a incassare gli schiaffi sportivi. Per noi andare in giro con lo stemma del Foligno è un orgoglio».
La squadra è stata ampiamente rinnovata e per il tecnico il lavoro sarà maggiore per ricreare uno zoccolo duro: «In parte è vero, ma forse negli undici posso dire che abbiamo avuto pochi cambiamenti. Tra chi ha giocato di più molti sono rimasti, anche se abbiamo perso pezzi come Panaioli, Nuti, Tognetti e Calderini. Sul mercato abbiamo lavorato per mettere i tasselli giusti. Sicuramente dobbiamo sbrigarci per far inserire nel nostro contesto i nuovi».

Sulla stessa lunghezza d’onda il ds Filippo Petterini, che dopo essere stato giocatore ora è dietro la scrivania del Foligno Calcio: «Penso che abbiamo confermato, a parte Panaioli e Calderini, chi volevamo tenere del gruppo dell’anno scorso. Chiaro che poi gran parte della rosa, soprattutto negli under, è stata rinnovata. Siamo però straconvinti dei ragazzi che sono arrivati, ora sta al mister trovare l’amalgama. Sono convinto che i “vecchi” faranno inserire perfettamente i nuovi arrivati. Tanti ragazzi del vivaio? Abbiamo voluto dare loro questa opportunità. Mercato? Questi siamo e questi vogliamo rimanere. Se ci paleseranno delle mancanze vedremo come rimediare, ma penso che la squadra sia completa così. La piazza? Vedo entusiasmo nella gente e nella città. Chi fa questo lavoro, perché la D è un lavoro, deve saper accettare che, essendo il Foligno Calcio, avremo maggiori responsabilità. In campo andremo sempre per dare il massimo e speriamo di farli gioire i nostri tifosi».

Walid Khribech, nuovo capitano, scalpita: «Sono voluto fortemente rimanere qui. Vedo un gruppo di tanti bravi ragazzi, forte e sano. Ripetere quanto fatto lo scorso anno non sarà per niente semplice ma ci proveremo, dando sempre il massimo e senza guardare gli altri. C’è entusiasmo nella piazza e dovremo cavalcare l’onda. È un “anno zero”, di ripartenza, e dovremo rimanere tutti uniti per riportare in alto il nome del Foligno».

LA ROSA

PORTIERI: Elia Mazzoni (‘91), Emanuele Rossi (‘05).

DIFENSORI: Leonardo Bocci (‘03), Marco Falasca (‘06), Alessio Grea (‘90), Alexander Mangianti (‘07), Filippo Masciotti (’07), Matteo Pannaccio (‘07), Filippo Qendro (’07), Mattia Sbaraglia (’07), Lorenzo Schiaroli (‘98).

CENTROCAMPISTI: Edoardo Bosi (’07), Edoardo Ceccuzzi (‘99), Carmelo Ferrara (‘04), Ettore Marchetti (’06), Thomas Pellegrini (’04), Stefano Santocchi (’07), Tommaso Settimi (‘00).

ATTACCANTI: Orlando Bevilacqua (‘07), Nicolò D’Urso (‘96), Lorenzo Di Marzo (’07), Walid Khribech (‘95), Pietro Morlandi (’00), Yeiner Andres Pupo Posada (‘03), Fode Sylla (’00), Simone Tomassini (‘92).