SPOLETO – Quando si fa un investimento la variabile tempo spesso può risultare determinante. Partiamo da questo concetto per illustrare l’assurda situazione, che si è venuta a creare nella città di Spoleto nell’arco di poco più di cinque anni sul fronte tennis-padel.
PADEL (21 campi)
La storia del padel spoletino l’abbiamo raccontata più di una volta.
Il primo ad investire nel 2018 è stato Luigino Santirosi, che ha realizzato a Fontepino il primo campo, poi lo stesso Santirosi ha aggiunto altri due campi (3 campi all’aperto). Nel frattempo nel comune di Trevi Andrea Loreti e Pierluigi Porzi avevano già fondato il Clitunno Padel by Loreti con altri tre campi (oggi dismessi). A Spoleto successivamente è sorto il GP Padel a Santo Chiodo con 2 campi (+1 successivamente) e altri due campi sono disponibile a Terraglia all’Agrileisuretime. Nell’estate del 2022 invece hanno inaugurato i 3 campi del Circolo Tennis Spoleto che successivamente sono diventati 5 (2 coperti). Un anno fa circa è nato l’Inside Padel con 4 campi al coperto all’interno di un capannone dotato di climatizzazione. Di recente poi l’amministrazione comunale ha inaugurato un ulteriore campo all’aperto nel verde attrezzo di San Giacomo, ma non finisce qui perché in autunno saranno a disposizione della città altri 4 campi coperti all’interno del Palatenda di via Laureti, concesso dal Comune alla Papasport Spoleto, che punta su un centro federale di alto livello.
Alla fine, solo nel Comune di Spoleto i campi da padel saranno 21, ma se qualcuno inaugura c’è qualcuno che chiude. A quanto pare GP Padel sarebbe in fase di dismissione per unire le forze con Papasport Spoleto. Tre campi in meno, ma rimarrebbero comunque 18 campi da padel. È evidente che l’offerta è notevolmente superiore alla domanda e a dimostrarlo sono i numeri. Dopo l’incredibile impennata del periodo della pandemia 2019-2020 il numero dei praticanti (soprattutto amatoriali) di questo sport, particolarmente diffuso in Spagna ed Argentina, è notevolmente diminuito. Inutile dire quindi che a Spoleto si preannuncia una lotta per la sopravvivenza e che forse gli imprenditori spoletini hanno investito sul padel con qualche anno di ritardo quando la moda era ormai scemata.
TENNIS (6 campi)
Il mondo del tennis vive l’esatto contrario. Il tennis, grazie a Sinner, è lo sport del momento. Il numero dei giovani tesserati e in costante crescita, ma il fenomeno è ben più ampio e coinvolge anche gli adulti, pronti a provare la racchetta. Nonostante questa situazione Spoleto può contare al momento su appena 6 campi da tennis, 3 (2 in terra battuta affiliati FITP ed uno in cemento non affiliato) al nuovissimo circolo di via dei Cappuccini e tre al circolo tennis Montarello (tutti in terra battuta affiliati FITP). Su Montarello però pende un ordinanza di demolizione e secondo i programmi del Comune il circolo dovrebbe essere delocalizzato in viale Marconi. Ma quando?
Difficile pensare che l’effetto Sinner possa sfumare a breve, e non è scluso che possano addirittura arrivare altri idoli, visto l’andamento del tennis italiano che ad oggi può contare 7 giocatori nei primi 50 al mondo.
È chiaro però che a Spoleto servono assolutamente nuovi campi da tennis perché al contrario dei padel la domanda è superiore all’offerta. Qualcosa comunque si muove perché la “Made For Tennis”, l’associazione della scuola tennis di Montarello ha presentato domanda ed ha ottenuto l’affidamento dello spazio verde di Cortaccione. Difficile pensare che voglia recuperare quegli spazi per aprire un circolo ricreativo, più probabile pensare che l’intento sia quello di investire sul tennis, riqualificando il vecchio campo da calcio a 5.