SPOLETO – È corsa a tre per la gestione dello stadio comunale di Spoleto. Lunedi sono scaduti i termini per la presentazione della domanda per la manifestazione di interesse per la gestione del massimo impianto sportivo della città di Spoleto.

Inizialmente si pensava che fosse solo la Bm8 (gestore del campo di San San Nicolò, utilizzabile solo per gli allenamenti) a presentare la domanda ed invece, un po’ a sorpresa, hanno presentato la documentazione richiesta anche la Ducato Spoleto, che gestisce già il Capitini di San Giacomo e il Centro Sportivo Flaminio e la Superga 48 che invece gestisce sempre per conto del Comune l’Ivo Rutili di Baiano. Entrambe le società a differenza della Bm8 disputano anche diversi campionati giovanili.

La presentazione della domanda da parte delle tre società potrebbe complicare notevolmente l’iter per rendere lo stadio nuovamente fruibile entro breve tempo. Se infatti i tre concorrenti non riusciranno a trovare un accordo il comune sarà costretto a procedere con il bando pubblico che inevitabilmente prevede tempi tecnici e l’affidamento dell’impianto al nuovo gestore potrebbe addirittura slittare al 2021. Tra le ipotesi per poter accorciare i tempi la più plausibile sarebbe quella di una cogestione a tre con la costituzione di una Ati (associazione temporanea di imprese). Il comune comunque potrebbe procedere con l’affidamento diretto anche se due delle tre società ritirassero la manifestazione di interesse.

Il Comune è pronto ad affidare l’impianto per una durata di 8 anni per un canone annuo di 5mila euro, scontabile anche con lavori di manutenzione straordinaria. Il concessionario dovrà sostenere tutti i costi di gestione e quindi tutte le utenze come acqua, luce, riscaldamento ecc.

Intanto al Comunale proseguono i lavori per la sistemazione della zona in frana.

Dopo la conclusione della prima fase di interventi in via delle Terme, lo stato di avanzamento dei lavori è oggi a circa il 70%.

Finanziata dalla Regione Umbria per un importo complessivo di 1 milione di euro, l’attività di contenimento dell’area in frana (la conclusione dei lavori è prevista entro la fine del 2020, condizioni meteo permettendo) è stata suddivisa in tre stralci.

Il primo, che ha interessato nella scorsa primavera via delle Terme, ha permesso di realizzare una paratia di pali, ciascuno della lunghezza di 20 metri, con l’obiettivo sia di stabilizzare il dissesto, sia di diminuire il carico del terreno sul muro di via delle Monterozze.

Il secondo, anche questo già concluso, è servito a realizzare una serie di opere di drenaggio nel Parco Chico Mendes all’altezza dell’ingresso da viale Martiri della Resistenza.

Il terzo e ultimo intervento, considerato il più importante dal punto di vista tecnico, è quello attualmente in fase di realizzazione e sta interessando l’area sotto via delle Monterozze e quella tra il Parco Chico Mendes e lo Stadio comunale. Nello specifico i lavori stanno riguardando la realizzazione degli ancoraggi flottanti, ossia opere principali di stabilizzazione dei due versanti su via delle Terme e sul Parco Chico Mendes.

Per quanto riguarda l’area della tribuna verde dello Stadio comunale (lato Chico Mendes), è stato inoltre necessario prevedere una variante al progetto iniziale, a causa di quella che tecnicamente viene detta “sorpresa geologica”, ossia una zona circoscritta di terreno con caratteristiche geotecniche scadenti, quindi potenzialmente instabile.

I lavori previsti, che hanno già ottenuto l’ok da parte della Soprintendenza e del Servizio sismico regionale, verranno approvati prossimamente dalla Giunta comunale e permetteranno la realizzazione di una paratia di contenimento composta da due file di micropali.

 

 

 











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