KORNOS (Cipro) – Lo spoletino Daniele Valeri ancora una volta grande protagonista del tiro a volo internazionale con la maglia dell’Italia. Il tiratore umbro ha difeso i colori azzurri ai recenti Campionati del Mondo di Sporting andati in scena a Kornos a Cipro.
Valeri, già specialista del Compak, è passato allo Sporting (disciplina del tiro non olimpica) ed ha preso parte alla gara individuale dove, al debutto mondiale, è arrivato a ridosso della top 10, poi si è rifatto nella competizione a squadre dove con i compagni è salito sul podio.
A raccontare l’esperienza cipriota è lo stesso tiratore spoletino che ormai da anni è uno dei migliori specialisti del Compak Sporting italiano, la specialità del tiro che simula la caccia.
“Questa è stata la mia prima trasferta allo Sporting nel team man Italia e come tutte le prime volte l’emozione è stata grandissima. La pressione molto alta e le temperature roventi (oltre i 40 gradi) ha fatto sì che la gara fosse veramente dura.
Concludo dodicesimo a pari merito ma per il campo di riferimento sono diciassettesimo su circa 700 shooters. Purtroppo un paio di passaggi a vuoto, soprattutto campo 8 non mi hanno permesso di entrare nei 15 ma va bene cosi…
Devo ammettere che dopo il 49 del primo giorno l’emozione e la tensione sono salite alle stelle ed il secondo giorno ho commesso 2 o 3 errori evitabili ed il non aver capito un paio di piatti hanno portato al 41.
Terzo e quarto giorno i campi più impegnativi mi hanno messo a dura prova ma sono riuscito ad andare all’attacco e ho portato a casa due ottimi risultati 46 e 45 unico rammarico la terza piazzola del primo campo terzo giorno che non ho capito un piatto e purtroppo c’era 3 volte”.
La consolazione per Valeri è arrivata nella gara a squadre perché insieme ai compagni Davide Gasparini, Michael Spada e l’amerino Samuele Sacripanti, con il punteggio di 720/800 hanno conquistato una splendida medaglia di bronzo, preceduti solo da francesi ed americani.
“Un mondiale che mi ha insegnato tanto – conclude Valeri – perché bisogna sempre crederci fino all’ultimo piattello e bisogna essere consapevoli dei propri mezzi. Da sempre mi critico troppo probabilmente, soprattutto allo Sporting dove ho qualche difficoltà in più rispetto al Compak.
Questa competizione mi ha fatto capire che ho tutti i mezzi per poter essere protagonista a livello internazionale anche allo Sporting”.