FOLIGNO (di Gabriele Grimaldi) – “Il volo è stato il modo per ritornare a sognare“.

Il sindaco pilota, amante dello sport e in special modo delle acrobazie in volo. E’ il primo cittadino di Folgno, Stefano Zuccarini, che ha raccontato in un’intervista a Tv2000 come è nata la sua passione per questa attività a cui ha iniziato a dedicarsi dopo un incidente in moto, avvenuto nel 1991, che lo ha costretto alla sedia a rotelle.

I miei sport ante incidente erano arrampicata libera e motocross, ma dopo l’incidente che ho avuto nel 199 in moto era difficile praticarli – ha esordito Zuccarini – Sicuramente con l’incidente ci si ritrova catapultati in un mondo completamente diverso in cui bisogna ricostruirsi fisicamente e psicologicamente. Il volo è stato il modo per ritornare a sognare“.

Un sogno che è iniziato in maniera davvero casuale: “Grazie ad un amico che mi ha portato per la prima volta in aeroporto e mi ha prenotato un volo come passeggero  con l’aliante – ha raccontato Zuccarini –  Da li è nata curiosità per il brevetto e per iniziare l’attività sportiva. Da lì è iniziata anche una sfida burocratica perché nessuno in Italia, nel 1996, aveva conseguito un brevetto aeronautico nelle mie condizioni in carrozzina. E quindi è iniziato il percorso che mi ha portato ad avere la prima licenza a fine 1996 per un pilota disabile”.

Gli inizi non stati semplice, ma alla fine Zuccarini ha raggiunto il suo obiettivo: “Ricordo benissimo quando sono andato all’Istituto di Medicina Legale dell’Aeronautica Militare, dove si fa la visita – ha svelato – Mi sono presentato in carrozzina in un mondo di persone perfettamente efficienti e mi ricordo l’espressione di stupore di tutte le persone che mi guardavano. Però in realtà c’erano le possibilità giuridiche e tecniche per poterlo ottenere, grazie ad un articolo che consentiva questa clausola di flessibilità per le deficienze fisiche. Con la grande collaborazione del colonnello Vincenzi, che non finirò mai di ringraziare perché è l’uomo che per primo mi ha dato le ali per provarci, l’abbiamo sfruttata. E poi ringrazio Pietro Filippini, il primo istruttore che, come un papà, ha partorito me e altri come piloti. Nel 1998 ho vinto un campionato italiano e da quell’anno gareggio, con risultati alterni”.

Il pilota Zuccarini ha spiegato come e quando riesce a coniugare gli impegni istituzionali e lavorativi con la sua grande passione: “Volo nei limiti del mio tempo libero, a tempo perso faccio il sindaco di Foligno – ha scherzato – Cerco di ricavarmi del tempo nel fine settimana, e quando posso, per alimentare questa passione bruciante che per me è adrenalina pura e un modo per ritornare come si era prima. In cielo non si hanno barriere, ci sei solo tu con i tuoi limiti e le tue paure, ma anche con la gioia di vivere queste emozioni bellissime”.

Zuccarini, infine, ha lanciato un profondo messaggio rivolto in modo particolare a chi si trova in una condizione di difficoltà fisica e ha perso la speranza: “Voglio far capire alle persone che ora sono su un letto all’ospedale perché vittime di un trauma o di un qualcosa che li limita nella possibilità di esprimersi dal punto di vista fisico che la vita non è finita, che la vita prosegue e che c’è la possibilità di vivere emozioni intense anche seduti in una carrozzina – ha concluso – Non posso che invitarli all’Aeroclub di Castel Viscardo dove c’è il Centro Nazionale di acrobazia e la scuola per poter fare i primi passi nel volo con l’aliante. E poi arrivare a dipingere il cielo”.

 

 











Commenti