PLEDRAN (Francia) – Lo spoletino Enrico Calandri torna dalla Francia con la consapevolezza di essere diventato uno dei migliori specialisti al mondo del caninicross. Una magra consolazione perché questa volta, alla sua seconda partecipazione ai Campionati del Mondo, la medaglia, dopo la prima manche era praticamente cosa fatta e invece ci ha messo lo zampino la sfortuna e alla fine è stato costretto a doversi accontentare di un 4° posto che gli sta strettissimo.

Si strettissimo perché il binomio azzurro composto da Enrico ed Owens nella prima manche di sabato, su un percorso ridotto da 5 a 3,8 km a causa delle temperature troppo elevate, aveva fatto segnare il tempo di 10’54’’ che gli aveva permesso di piazzarsi al 2° posto a una manciata di secondi dal francese Antony Le Moigne. A decidere la gara quindi è stata la seconda manche con Enrico ed Owens che si sono presentati al via per giocarsi l’oro. Per qualche istante quella medaglia d’oro è stata nelle mani del binomio azzurro, colpito all’improvviso dalla sfortuna perché si è rotta la cinta. Enrico ha avuto la prontezza di riprendere Owens e di riagganciare la cinta sul lato opposto, ma correre in queste condizioni è stato complicatissimo. Nonostante ciò il binomio azzurro ha concluso la gara con il tempo di 11’’47. Alla fine il tempo complessivo è stato di 22’40” ed il bronzo è sfuggito di pochi secondi.

“Quando si è rotta la cinta – afferma Enrico – ho visto tutto nero. Ho tardato a riprendere Owens ed abbiamo perso tempo. Alla fine per 12 secondi è sfuggita la medaglia. Tanta amarezza ho addirittura pianto perché sono andati in fumo due anni di duro allenamento, poi però le parole di conforto di tanti amici mi hanno aiutato a riacquisire morale. Se alla vigila della gara mi avessero detto che sarei arrivato 4° ci avrei messo la firma, ma visto come era andata la prima manche eravamo pronti a giocarci il tutto per tutto”.

Amarezza è dire poco, perché questa volta la medaglia sarebbe stata meritatissima. Enrico ed Owens infatti nella prima manche avevano fatto segnare addirittura il 15° tempo assoluto. A riconoscere il valore dell’avversario è stato anche lo stesso Antony Le Moigne che si è laureato Campione del Mondo nella categoria Vet1 (over 40). Il francese ha voluto regalare ad Enrico la sua cinta.

Ottima anche la grande prova di Paolo Guianfelici che insieme a Syria ha chiuso al 6° posto assoluto nella classifica Vet 3. Dopo una buona prima manche nella seconda è riuscito a mantenere la posizione dietro ai big della categoria over 60.

Nonostante la sorte avversa il bilancio della trasferta francese per il canicross italiano è stato più che positivo. In questo panorama l’Umbria ed in particolare la Happydogvillage di Spoleto si sono ritagliati un importante ruolo con ben quattro atleti in Nazionale. L’uomo di punta è Enrico Calndri che ora pensa già alla rivincita nel mondiale 2023 a Lipsia.

 

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