FOLIGNO – “Foligno merita di più…” È stato il commento a caldo di un tifoso del Falco al termine del derby tra Foligno e Vis Foligno, andato in scena allo stadio “Enzo Blasone” ieri pomeriggio. Una bella festa di sport, impossibile negarlo, terminata con la vittoria del Foligno per 2 a 0. Tanta la gente allo stadio per un evento sentito da entrambe le parti anche se, come ha fatto notare lo stesso tifoso, si è trattato di una partita del campionato di Promozione, ovvero la serie B umbra. Per la piccola Vis sfidare il Foligno è stato un onore, ma il Foligno non può accontentarsi della vittoria di un derby in Promozione perché come dice il tifoso “il Foligno è il Foligno”.

“C’è fame di calcio, eravamo anbituati ad altri palcoscenici, – afferma il tifoso, – alla società del presidente Simone Filippetti va dato il merito di essere riuscita a ricreare entusiasmo intorno a quella che, in quanto a fama e gloria, rimane la prima squadra della città”.

Un entusiasmo che si era spento del tutto a causa della doppia retrocessione dalla serie D alla Promozione, ma soprattutto a causa di un susseguirsi di dirigenti  e gestioni che a tutto hanno pensato meno che al bene del Foligno. La società del presidente Filippetti, grazie anche all’impegno del direttore generale Vella del segretario Ruiu e del nuovo direttore sportivo Angelini ha restituito al Foligno la giusta dignità di società che negli ultimi 30 anni ha scritto un pezzo di storia del calcio italiano, sfiorando addirittura la serie B.

L’effimero piacere della vittoria di un derby cittadino si affievolisce ulteriormente se si pensa al futuro. Con i 3 punti di domenica infatti l’obiettivo salvezza di quella che più volte è stata definita “una stagione transitoria” è stato praticamente centrato ma ora cosa succederà?

Il futuro fa quasi paura perché quella che si è venuta a creare a Foligno è una situazione quasi paradossale. C’è chi è in corsa per vincere il campionato di Eccellenza e riportare Foligno in serie D, ma non ha il tifo organizzato e chi invece ha ripreso a riempire almeno la gradinata, ma per ottenere la salvezza in Promozione. Un cortocircuito che non fa bene alla città che meriterebbe una sola unica grande festa nel nome di Foligno.











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