FOLIGNO – Non accenna a fermarsi la polemica in seguito ai retroscena della gara del campionato di serie C2 di futsal tra Real Foligno e Rivo Subasio (4-2). Dopo le spiegazioni del presidente folignate Domenico Caso in merito al costo del biglietto di 50 euro arriva la replica della Rivo Subasio.

La nota della Rivo Subasio

Viste le dichiarazioni rese dal presidente del ASD Real Foligno a dir poco inveritiere e sicuramente parziali rispetto a quanto realmente accaduto riteniamo doveroso precisare, anche ripercorrendo temporalmente i fatti, quanto accaduto.

Per la partita di coppa che vedeva sfidarsi Real Foligno e Rivo Subasio il Presidente Caso ha applicato un biglietto di ingresso pari a 15€ per i soli tifosi ospiti, forse l’intento era quello di non permettere alla tifoseria di sostenere la propria squadra,comportamento questo che comunque non ha avuto  il successo sperato vista la partecipazione massiccia del pubblico ospite. In quella occasione se è pur vero che è stato riscontrato il danneggiamento di una porta a cui è conseguita richiesta di risarcimento, la ASD Rivo Subasio ha richiesto l’invio di prove a sostegno di quanto contestato (nessuno, nemmeno il commissario di campo ha visto chi ha provocato il danno) che non sono mai state inviate (in presenza di elementi certi della nostra responsabilità non ci saremmo di certo tirati indietro).

Nella partita di andata del campionato tenuta presso la nostra struttura siamo stati costretti a limitare il numero degli ingressi su indicazione del Comune e del Commissariato di Assisi a cui era stata in precedenza inviata comunicazione dal Presidente Caso circa l’utilizzabilità/agibilità dell’impianto. In questa occasione alla capienza massima raggiunta non è stato permesso l’ingresso ai tifosi di entrambe le società. Teniamo a precisare che l’ingresso, era GRATUITO per entrambe le tifoserie. Nella partita di ritorno tenutasi presso il PalaPaternesi è stato applicato un costo per il biglietto di ingresso di 50€ solo per i tifosi ospiti (lasciamo a chi legge tirare le conclusioni del perché di tale scelta anche se è facilmente intuibile).

Con quanto riportato vogliamo solo precisare quanto accaduto senza omettere nulla di quanto successo o distorcendo la realtà, come invece fatto da altri a giustificazione di un comportamento che giustificazioni non può avere”.

Premesso che quello del Presidente Caso è un comportamento decisamente antisportivo alcune precisazioni sono doverose:
Se veniamo accusati di aver provocato un danno, ma non ci sono prove è comunque nostro compito accertare se uno dei nostri tesserati abbia fatto il danno. Un atto vandalico non può essere “giustificato” con l’assenza di prove anche se il biglietto della partita è costato 15 euro. Inoltre a casa sua ognuno fa ciò che vuole. Il Presidente Caso non ha privato ai tifosi ospiti di assistere alla partita come ha fatto invece la Rivo Subasio nella gara di andata. Alla fine il biglietto era gratis ma per nessuno. La società, vista l’importanza della partita, poteva tranquillamente cercare un altro impianto con capienza sufficiente per ospitare entrambe le tifoserie.











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